E’ stata battezzata ‘Turanor PlanetSolar’. Si tratta della prima imbarcazione ad aver portato a termine il giro del mondo utilizzando solo l’energia solare. L’imbarcazione è arrivata a Venezia ed è ormeggiata all’isola della Certosa. Il molo veneziano sarà la sede di ormeggio permanente per i prossimi sei mesi.
“A dieci anni dall’avvio del progetto”, ha dichiarato nell’occasione Alberto Sonino, amministratore di Vento di Venezia, la società che sta curando il recupero della Certosa, “stiamo iniziando la seconda fase di apertura al pubblico, con un porticciolo, una piccola attività ricettiva, un cantiere e un parco in corso di realizzazione”.
“Siamo onorati”, ha proseguito Sonino, “della presenza di questa barca che ha fatto il giro del mondo senza consumare una goccia di carburante: ci piacerebbe che fungesse da stimolo per utilizzare una parte dell’esperienza che ha maturato per le barche da diporto, per quelle destinate al trasporto di linea, oltre che per i taxi e le barche commerciali, almeno per il bacino del centro storico”.
Sul tema è intervenuto anche l’ammiraglio Tiberio Piattelli della Capitaneria di porto. “La normativa”, ha confermato Piattelli, “in effetti non regola ancora bene questo tipo di imbarcazioni per l’Italia. Spero anch’io che questa barca stimoli gli organi competenti a spingere per portare avanti questo tipo di attività”.
L’arrivo di PlanetSolar a Venezia, unica tappa italiana dopo la campagna 2014, dà il via a un percorso semestrale condiviso tra il catamarano solare e la Città di Venezia che, grazie alla partnership con “Vento di Venezia” permetterà l’organizzazione nel prossimo inverno di visite ed eventi coerenti con la mission di sensibilizzazione sulla sostenibilità ambientale e sull’innovazione tecnologica, a partire dalla consegna a bordo, avvenuta in questi giorni, del premio ‘Green Drop’, in occasione della Mostra del Cinema.
Domanica 7 settembre la barca sarà ormeggiata in Riva degli Schiavoni per la Regata Storica. “Dopo il giro del mondo”, ha concluso il comandante, Gerard D’Aboville, “siamo al secondo anno di vita di questa barca, che ora è dedicata alle spedizioni scientifiche e a scopi didattici al fine di sensibilizzare sull’uso di energie rinnovabili”.