Un innovativo intervento al fegato è stato eseguito all’ospedale di Padova, dall’equipe del professor Umberto Cillo, su una paziente di 52 anni per l’asportazione di un’ampia parte tumorale. L’intervento è stato effettuato in due step, in laparoscopia, a 15 giorni di distanza l’uno dall’altro. La prima parte ha permesso l’isolamento dell’area del fegato malato (circa l’80% del totale), poi si è proceduto al raddoppio della parte restante in soli 9 giorni grazie all’utilizzo delle microonde.
Il secondo intervento è stato necessario per l’asportazione della parte malata isolata (rimuoverla prima della crescita della parte sana non permetterebbe la sopravvivenza del paziente).
“E’ una bella giornata oggi – ha detto il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova Claudio Dario – perché presentiamo una nuova e rivoluzionaria tecnica messa a punto qui a Padova dall’equipe del professor Cillo, una grande innovazione”.
“Ci stiamo impegnando in questa ricerca – ha detto il professor Cillo, a capo dell’equipe di chirurgia epatobiliare – perché vogliamo combattere i cinque grand killer oncologici; il fegato è uno di questi”.
“Le tecniche fino ad oggi esistenti – ha aggiunto – rendono la rigenerazione del fegato molto lenta. Un intervento simile è già stato praticato in Germania ma con una mortalità del 12% e complicanze nel 64% dei casi. Noi abbiamo fatto un passo in avanti in laparoscopia e diviso il fegato con il calore utilizzando le microonde. Così le complicanze si riducono al 28% e la mortalià allo 0%”. L’intervento, molto complesso, ha impegnato i chirurghi per 10 ore, ma ha permesso una degenza totale (tra primo e seconda operazione) di soli 10 giorni.