Vicenza, 26 gennaio 2022 – Tutta Italia si mobilita per Lorenzo Parelli, giovane studente travolto da una putrella in acciaio nell’ultimo giorno del suo stage in fabbrica, alla Burimec di Lauzacco di Pavia, in provincia di Udine. Una tragedia che vede l’ennesimo incidente mortale in un luogo di lavoro aggravato dal fatto che la morte sia avvenuta all’interno di un percorso scolastico obbligatorio : solo nel 2021 i morti per infortuni sul lavoro sono stati 1.404.
AL MATTINO DI VNEERDì 28 GENNAIO 2022 GLI STUDENTI VENETI A UDINE
”Venerdì mattina tanti di noi raggiungeranno Udine e si uniranno alla manifestazione organizzata dagli studenti della città di Udine per ricordare lui e tutti coloro che hanno perso la vita nei posti di lavoro, per denunciare la sistematica assenza di tutele che ci vede ancora in troppi a perdere la vita ingiustamente. – dichiara Riccardo Bortoli, coordinatore della Rete degli Studenti Medi di Vicenza- Non tutti potranno andare ad Udine ma vogliamo mandare ugualmente un messaggio di vicinanza come città e studenti di Vicenza: stiamo sentendo particolarmente il peso di questo lutto e in tanti si sono mobilitati per costruire un presidio di cordoglio e solidarietà anche a Vicenza”.
VENERDI’ 28 GENNAIO 2022 ORE 15 IN PIAZZA MATTEOTTI ORE 15
Venerdì 28 alle ore 15 si terrà il presidio per Lorenzo in Piazza Matteotti a Vicenza. Il presidio sarà allargato a tutta la cittadinanza, le adesioni sono aperte e qualsiasi organizzazione è ben accetta, gli organizzatori chiedono solo che non vengano esposti simboli durante l’azione.
”Come realtà studentesca cittadina non possiamo rimanere in silenzio quando a perdere la vita in un percorso duale scuola/lavoro è un nostro coetaneo. – conclude Nicolas Pasantes-. ll presidio di vederdì è aperto all’adesione e alla partecipazione di tutte le realtà del territorio in vicinanza e cordoglio a Lorenzo, alla sua famiglia e ai compagni, per ribadire che perdere la vita mentre si lavora non è più tollerabile, e quando accade a un ragazzo di 18 anni all’interno del suo percorso di studi bisogna sentire la responsabilità di prendere una posizione e unire le voci”.