Movida molesta: il Bar 27, “non sono gli americani la causa di schiamazzi, ma le baby gang vicentine!”

Movida molesta: il Bar 27, “non sono gli americani la causa di schiamazzi, ma le baby gang vicentine!”

Nella foto Claudio Leonardi (a destra) e Tom Perry (al centro) mentre chiedono un autografo sulla fiaccola olimpica al Dalai Lama per raccogliere fondi per le scuole del Tibet.

Vicenza, 13 agosto 2020 – “C’è qualcuno che vuole farci chiudere, che ci discrimina perché siamo il bar degli americani. Siamo intenzionati a portare le chiavi al Sindaco di Vicenza e che si occupi lui dei dipendenti e dell’affitto dei locali. Un bar che sa lavorare con gli statunitensi a Vicenza ci vuole”. Lo affermano Rositsa Georgieva e il compagno Claudio Leonardi che gestiscono il Bar 27 in piazza XX Settembre, angolo Contrà San Pietro in città.

Oggi è stata notificata l’ordinanza “movida molesta” che obbliga il Bar 27 a chiudere alle ore 20 fino al 20 settembre (data delle elezioni regionali!). 

“Così noi siamo morti – sottolineano i gestori -. Abbiamo vissuto 3 mesi di lockdown in perdita, poi abbiamo dovuto pagare multe per oltre 1000 euro perché alcune norme anti-covid non erano chiarissime. Ora si aggiunge l’assenza degli statunitensi, che sono i nostri primi clienti, per tutto il mese di agosto (sarebbero in gran parte in Germania per esercitazioni, ndr). E oltre a questo anche la beffa dell’ordinanza “mirata”, perché qui a qualcuno diamo fastidio, pertanto tempestano di telefonate il Comando della Polizia locale dicendo che qualsiasi schiamazzo in contrà San Pietro è tutta colpa nostra!”

“Siamo vittime – continuano – di un abuso di potere evidente, e sospettiamo che sia aggravato da fini elettorali: con la nuova amministrazione non abbiamo ancora visto un consigliere comunale o un assessore e nemmeno il Sindaco!”

Georgieva e Leonardi spiegano a Lineanews.it che i principali clienti del Bar 27 dall’ora dell’aperitivo serale (ore 18,30) alla chiusura, che avviene entro le 2 di notte, sono quasi esclusivamente gli americani della Ederle e della Del Din.

“E grazie ai buoni rapporti che abbiamo con il comando Setaf, la polizia militare e i carabinieri della Ederle – proseguono – qui gli statunitensi che vengono a passare un po’ del loro tempo libero non creano alcun problema”.

Le multe le hanno prese perché per un determinato periodo post covid non si poteva consumare in piedi e il bar poteva solamente attuare la vendita da asporto ma qualcuno si attardava. Poi bisognava sedersi: “Noi abbiamo chiesto di poter installare dei piccolissimi tavolini con sgabelli all’esterno, pagando il plateatico, ma ci è stato impedito. Che da palazzo Trissino ci dicano chiaramente cosa vogliono: dobbiamo chiudere?”. 

– E chi sarebbe autore allora degli schiamazzi e dei disordini registrati dalla polizia locale ad esempio il 27 luglio scorso?

“Sono delle baby gang di ragazzini italiani in gran parte minorenni – spiegano – che noi respingiamo perché siamo ligi alla norma che impedisce di vendere alcool ai minorenni”.

Sarebbero stati questi gruppi che “ritornano dal centro storico in stato di alterazione” dopo la mezzanotte a creare scompiglio con delle casse bluetooth con il volume molto alto la sera del 27 luglio scorso, e essere giunti quasi alle mani con alcuni residenti che hanno chiamato i vigili. 

“Tutti fatti che sono avvenuti – affermano i gestori del bar 27 – in gran parte dopo l’orario di chiusura del nostro locale e lontano dal bar”.

Inoltre sembra quasi certo che già da prima del 27 luglio scorso non vi fossero più militari statunitensi in libera uscita in città.

– Sareste disposti a confrontarvi con il vicinato, con la mediazione degli amministratori comunali, per risolvere i problemi?

“Certamente – affermano Georgieva e Leonardi -: all’epoca di Variati l’avevamo fatto e abbiamo aggiustato ciò che non andava. Ora non capiamo tutta questa avversione nei nostri confronti: lavoriamo, rispettiamo le regole e le facciamo rispettare ai nostri clienti, paghiamo le multe se sbagliamo e sbagliano i nostri clienti, e soprattutto paghiamo le tasse e diamo lavoro anche a due giovani baristi!”

QUI il comunicato che annunciava l’ordinanza “Movida Molesta”

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