È stato recuperato questa mattina il corpo senza vita di un alpinista, precipitato ieri dalla Tofana di Rozes che stava scalando in free solo. Ieri sera attorno alle 20:15, su segnalazione di un amico che aveva ricevuto la chiamata della moglie preoccupata perché non aveva sue notizie, è scattato l’allarme. Dalle informazioni si sapeva che lo scalatore, D.Z., 62 anni, di Villabassa (Bolzano), per il quale era consueto arrampicarsi da solo senza protezioni, era diretto sulla Rozes, probabilmente su uno degli spigoli.
Ritrovato il suo furgone ancora parcheggiato al Rifugio Dibona con il cellulare all’interno, mentre una squadra del Soccorso alpino di Cortina e della Guardia di finanza si preparavano in piazzola per eventuale imbarco, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, ormai prossime le effemeridi, ha subito effettuato una ricognizione sul Primo e Terzo Spigolo della Tofana di Rozes, perlustrando la base, le vie, i canali e il rientro senza esito.
L’eliambulanza ha poi tentato anche lungo la Via Eötvös–Dimai e, tra il Piccolo Anfiteatro e la Traversata, ha individuato il corpo senza vita, ormai impossibile il recupero.
Questa mattina Falco 2, dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Cortina e uno della Guardia di finanza in supporto alle operazioni e per i rilievi, è volato in parete.
La salma è stata imbarellata dai soccorritori, recuperata con il verricello e trasportata a valle per essere affidata al carro funebre.
(fonte: CNSAS Veneto)