Vicenza, 27 giugno 2022 – «Era lo scorso inverno quando durante una udienza davanti al Gip berico Antonella Toniolo che mi vedeva parte offesa, mi venne impedito di essere accompagnato da un mio assistente. Assistenza di cui ho sempre bisogno visto che sono costretto su una sedia a rotelle, perché emiplegico, a causa delle note vicende sanitarie e giudiziarie che hanno colpito la mia persona e per le quali ho a più riprese sporto denuncia alla magistratura. Proprio per la condotta della Toniolo che in quella occasione mi negò anche la possibilità di registrare l’udienza a porte chiuse, ho deciso di denunciare la stessa Gip in procura. Quest’ultima chiaramente, per competenza, dovrà trasmettere gli atti alla procura trentina. Io però non ho intenzione di subire in silenzio il sopruso patito. Tra i profili rilevanti a carico del giudice Toniolo ipotizzati nella denuncia da me redatta ci sono la violenza privata e il falso ideologico».
Oggi 27 giugno il professore Renato Ellero ha usato queste parole a Borgo Berga, dove poco dopo le 11 del mattino il noto penalista vicentino, di natali veneziani, ha appunto depositato una denuncia a carico di un giudice delle indagini preliminari fra i più noti del tribunale di Vicenza.
L’iniziativa di Ellero, già docente di diritto all’Università di Padova, il quale il 14 luglio compie 78 anni, si colloca nel più ampio contesto (Malasanità, caso Ellero 23 maggio su VicenzaToday ) della guerra di carte bollate (Malasanità, caso Ellero, incriminati per falso consulenti e medici, Lineanews.it) cui l’avvocato ha dato vita poiché da anni ritiene di essere vittima di un caso di malasanità e malagiustizia () che ha avuto origine da una ischemia che a partire dal 2015 ha reso «emiplegico» il 77enne. Tra denunce, archiviazioni e nuove denunce il caso Ellero mesi fa è sbarcato anche a Trento (Malasanità, caso Ellero, magistrati davanti al GIP, VicenzaToday.it), distretto giudiziario competente per i procedimenti penali che riguardano i magistrati veneti. Il docente ai microfoni di Lineanews.it, anche se molto succintamente, non ha solo parlato del suo caso, ma ha pure fatto alcune considerazioni al vetriolo sul funzionamento della magistratura in Italia.
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Provo un sordo dolore per il Professore ma a Vicenza nulla più mi stupisce . A me e’ capitato che un Magistrato Berico , atti alla mano che lo provano ebbe ad offrire ‘una scorta ‘ ad un imprenditore che mi calunniò ..ma poi leggo che una donna che aveva denunciato delle minacce ed altro alle autorità giudiziarie beriche che sia stata poi uccisa unitamente ad un altra , da pari personaggio !