E’ morta Vittoria Magno: una vita fra giornalismo e sindacato, al servizio dei colleghi

E’ morta Vittoria Magno: una vita fra giornalismo e sindacato, al servizio dei colleghi

Dosson di Casier (Treviso), 12 gennaio 2021 – Si è spenta sabato, 9 gennaio,  Vittoria Magno decana dei giornalisti veneti. Era ospite di Casa mia la residenza sociosanitaria di Dosson di Casier dove era stata ricoverata dopo aver abitato per una vita in centro a Treviso.

Il 14 agosto dello scorso anno aveva compiuto 90 anni festeggiata dalla sorella Irene e dai nipoti: a lei erano giunti anche gli auguri dei giornalisti del Gazzettino , il suo giornale, e dalle tante persone che la stimavano per il suo impegno anche nel volontariato.

Nata a Diano Marina, era giunta giovanissima a Treviso quando il padre arrivò per la costruzione del cavalcaferrovia della stazione di Treviso. Diventò in fretta giornalista e fu la prima donna assunta in un quotidiano nel Veneto, aprendo la strada alla professione per tante colleghe, in un tempo in cui l’ingresso nel mondo del lavoro  per le donne era tutt’altro che facile, tanto più in quello dell’informazione. Per molti anni alla redazione di Treviso del Gazzettino e poi alla sede centrale di Mestre. Nel 2012 l’Ordine dei giornalisti del Veneto le ha conferito il premio alla carriera come riconoscimento all’attività professionale e all’impegno profuso per la promozione dei valori della professione.

Si era sempre spesa al servizio dei colleghi, ed è stata maestra di giornalismo per tanti giovani. Aveva ricoperto l’incarico di fiduciaria della Casagit per decenni, consigliera dell’Ordine dei giornalisti, impegnata nel sindacato sia quando era in attività che dopo aver lasciato la professione, è stata infatti vicepresidente del Gruppo giornalisti pensionati del Veneto: sempre sorridente, sempre disponibile al dialogo e al confronto schietto, sempre pronta ad aiutare chi era in difficoltà.  Contribuì a fondare Radio Treviso Alfa e dalle colonne del Gazzettino ha raccontato le grandi trasformazioni della città, ma si è anche occupata di cultura, moda ed arte. È stata inoltre Accademica della cucina italiana, delegazione di Treviso e insignita con il distintivo d’argento. Ai familiari le condoglianze di tutto il Sindacato giornalisti Veneto, dell’Unione giornalisti pensionati del Veneto e dell’Ordine dei giornalisti del Veneto.

(Fonte: Sindacato giornalisti del Veneto )

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