Transacqua (Trento), 12 gennaio 2021 – «Ci ha lasciato Nino Vascon, giornalista colto, ironico, gentile, per decenni impegnato nelle sedi Rai della Lombardia e del Veneto, tra i primi ad arrivare dopo la tragedia del Vajont, partigiano combattente che amava la libertà di informazione e la costituzione antifascista. Sino alla fine dalla parte di chi contrastava e contrasta censure, bavagli, oscurità e oscurantismi». Così il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, che di Vascon è stato un caro amico.
Vascon aveva 92 anni, nato a Venezia, da tempo aveva scelto di vivere a Transacqua in provincia di Trento, ma i legami con la sua città d’origine non li aveva mai recisi, così come quelli con il sindacato.
Con lui se ne va un altro collega che, al pari di Vittoria Magno, è stato fra i pionieri di una professione che negli ultimi decenni ha vissuto – e purtroppo spesso subito – una trasformazione radicale.
«I giornalisti del Veneto, di intesa con la Federazione nazionale della Stampa italiana – conclude Giulietti – troveranno il modo, alla vigilia del prossimo 25 aprile, di ricordarlo e di rendere pubblica testimonianza del suo impegno politico, professionale, civile».
(fonte: Sindacato Giornalisti del Veneto)
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