Vicenza, 1 aprile 2020 – I segretari generali vicentini Giampaolo Zanni della Cgil, Raffaele Consiglio della Cisl e Grazia Chisin della Uil hanno incontrato il Prefetto per un confronto costruttivo sulla situazione produttiva e lavorativa nel Vicentino in questa crisi da Coronavirus: intanto si viene a sapere che sono state 3mila le aziende che hanno chiesto deroghe per poter produrre ugualmente anche se non rientravano nelle categorie essenziali individuate dal Governo. Di queste nella provincia berica ne sono state autrizzate 1048. Di seguito il comunicato unitario successivo all’incontro.
“L’emergenza Covid 19 non è ancora terminata. Pur affacciandosi infatti i primi segnali di miglioramento della situazione con la parziale riduzione dell’aumento quotidiano dei contagi, gli stessi aumentano e purtroppo le persone decedute, gli ospedali sono ancora in grande sofferenza e l’epidemia ha investito in modo virulento le case di riposo, mettendo in serio pericolo la vita dei ricoverati e del personale di servizio.
L’imperativo ancora attuale è pertanto quello “IO RESTO A CASA” che nelle scorse settimane i medici delle terapie intensive ci hanno invitato ad assumere come unico modo per aiutarli a salvare vite umane.
Anche grazie alla nostra azione il Governo ha assunto decisioni:
– a sostegno della sanità pubblica e di chi vi lavora,
– a tutela della salute di chi ha continuato a lavorare nei settori ritenuti essenziali,
– per garantire una copertura economica all’insieme delle lavoratrici e dei lavoratori che sono rimasti a casa in conseguenza della fermata delle attività non essenziali.
In riferimento a questi temi ieri, per la seconda volta, come CGIL CISL UIL di Vicenza ci siamo incontrati con il Signor Prefetto Pietro Signoriello, in videoconferenza, per fare il punto della situazione.
Di seguito i temi ed i contenuti dell’incontro.
1- Comunicazioni attività produttive in deroga
Ci è stato comunicato che in Prefettura sono pervenute circa 3.000 comunicazioni da parte di imprese (individuali, piccole e grandi) di prosecuzione/ripresa attività produttiva, in deroga alle disposizioni contenute nel DPCM 22 marzo 2020 e successive modifiche/integrazioni.
Di queste ne sono state istruite circa 1.050, con esito negativo solamente per 2 mentre le altre sono state accolte in quanto attività collegate alle filiere classificate come essenziali.
In attesa di sapere se le attuali limitazioni all’attività produttive valide fino al 3 di aprile verranno, e nel caso con quali modalità, prorogate o meno per un ulteriore periodo, proseguirà l’attività di vaglio da partec della Prefettura delle comunicazioni pervenute.
Pur comprendendo le ragioni che hanno spinto tutte queste imprese ad avanzare le richieste, noi abbiamo chiesto al Prefetto che il lavoro di analisi sia assolutamente
rigoroso e rispettoso delle norme in vigore, in quanto l’emergenza sanitaria non è stata superata.
2- Tutela della salute
Abbiamo ribadito al Prefetto, come avvenuto nel primo incontro, che a fronte del pericolo concreto di nuovi contagi nei luoghi di lavoro soprattutto nelle aziende con maggior numero di dipendenti, sia massima l’attenzione per far applicare ovunque quanto previsto in tema di prevenzione nei due protocolli nazionali sottoscritti dalle parti sociali nelle scorse settimane (distanze, sanificazione ambienti, DPI, utilizzo spazi comuni…).
Su questo aspetto occorrerà vigilare, ed è necessario che gli SPISAL della nostra provincia siano messi nelle condizioni di poter effettuare controlli nel maggior numero possibile di luoghi di lavoro.
3- Sostegno al reddito
Tutte le lavoratrici ed i lavoratori che sono costretti a rimanere a casa a causa dell’emergenza riceveranno un sostegno al reddito (CIGO, FIS, FSBA…) definito da accordi nazionali e regionali per l’industria, l’artigianato, il commercio… sottoscritti nei giorni scorsi.
Per evitare lunghi tempi di attesa di questo sostegno al reddito, laddove non anticipato dalle aziende come di prassi avviene per l’industria, abbiamo chiesto al Prefetto di chiedere alla Provincia di Vicenza di ripristinare il “servizio di anticipazione” che fino a qualche anno fa avevamo come “buona pratica” a Vicenza, che permetteva alle persone in sospensione dal lavoro di avere subito un’anticipazione di Euro 600 mensili, in attesa di ricevere l’assegno completo.
Il Prefetto si è impegnato ad avanzare la richiesta alla Provincia.
4- Emergenza Case di Riposo
Su questo tema, a fronte del rapido diffondersi dei contagi nelle Ipab e Case di Riposo anche nella nostra provincia, abbiamo chiesto al Prefetto di attivare subito un tavolo coinvolgendo le ULSS, i Presidenti delle Conferenze dei sindaci, gli istituti e CGIL CISL UIL di Vicenza.
Anche su questo il Prefetto si è impegnato a convocare a breve questi soggetti”.