Caso Miteni e Pfas – Zanni (Cgil) e Ezzelini Storti (Filctem): “Il sindacato deve restare nel processo come parte civile”

Caso Miteni e Pfas – Zanni (Cgil) e Ezzelini Storti (Filctem): “Il sindacato deve restare nel processo come parte civile”

Vicenza, 10 novembre 2021 – Dicono no all’esclusione dei sindacati tra le parti civili al processo Miteni per il grave inquinamento da PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) che ha interessato il bacino idrico che parte da Trissino e scende attraverso l’asta dell’Agno e del Guà prendendo una vasta parte della provincia di Vicenza (Motnecchio Maggiore, Sarego, Lonigo, Boventa Vicentina …) e delle province di Verona (Cologna Veneta …) e del Padovano e fino al mare. Questa mattina il segretario generale della Cgil di Vicenza, Giampaolo Zanni e quello della Filctem di Vicenza Giuliano Ezzelini Storti hanno diffuso una nota stampa congiunta: vi sarebbe in atto un’azione da parte dei difensori della Miteni e dei manager dell’azienda accusati del disastro ambientale di estromettere il sindacato dal processo in corso.

Miteni presidio Novembre 2018 (foto: Francesco Brasco)
Presidio alla Miteni del 6 novembre 2018 (foto: Francesco Brasco)

LA NOTA STAMPA DI ZANNI (CGIL ) E EZZELINI STORTI (FILCTEM) CHE DENUNCIANO IL TENTATIVO DI ESTROMISSIONE DEL SINDACATO DAL PROCESSO MITENI-PFAS

In vista dell’udienza di domani (11 novembre 2021) del processo contro i presunti responsabili dell’avvelenamento da sostanze Pfas prodotto nei territori di tre province venete, compreso Vicenza, i Segretari Generali della Fictem e della Cgil di Vicenza, che si sono costituiti Parte Civile nel processo, chiedono con forza che venga respinta la richiesta degli avvocati difensori degli imputati di estromettere il sindacato dal processo come Parte Civile. «Noi siamo parte lesa perché rappresentiamo cittadini contaminati e dipendenti che hanno bel sangue elevatissimi valori di sostanze Pfas – affermano Zanni e Ezzelini Storti -, per questo ci siamo costituiti Parte Civile nel processo aperto contro i presunti responsabili, e per questo va respinto il tentativo degli avvocati difensori di escluderci dal processo che deve fare emergere la verità su questa gravissima contaminazione ambientale e lesione della salute delle lavoratrici e dei lavoratori e della popolazione».

«Ricordiamo peraltro – aggiunge Zanni – che l’Inail di Vicenza ha già riconosciuto una ventina di richieste di ex dipendenti Miteni, avanzate dal Patronato Inca Cgil di Vicenza, di riconoscimento di malattia professionale a causa del bio-accumulo nel sangue di sostanze Pfas, che l’istituto ha ricostruito essere un danno alla salute di queste persone contaminate, per questo va respinta la richiesta di escluderci come Parte Civile». 

Infine, conclude Zanni: «Il processo deve far luce sui fatti, ma occorre nel contempo dire una parola definitiva sulla bonifica del sito contaminato, perché solo così terminerà l’avvelenamento della falda; occorre che la Regione dica una parola chiara sulla contaminazione degli alimenti prodotti nell’area inquinata ed è necessario che la stessa proceda con gli studi sulla salute dei dipendenti e della popolazione coinvolta».

Estate 2018 (foto: Francesco Brasco)

Novembre 2018 (foto: Francesco Brasco)

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