Isola Vicentina (Vicenza), 10 novembre 2021 – La rassegna curata per il quarto anno consecutivo da Luca Dal Molin ha tema libero: sono 12 documentari in tre giorni con registi e attori che accompagnano il documentario e dialogano con il pubblico, presenti le scuole.
Il regista Sergio Naitza arriva diretta mente dalla Mostra del Cinema di Venezia con il documentario “L’isola di Medea”, che racconta di Maria Callas e Pasolini, Ospite l’attore che ha accompagnato Pier Paolo Pasolini in tutti i suoi film: Ninetto Davoli.
E poi “gli anni amari” di Andrea Adriatico, un ritratto di Mario Mieli, ospite l’attore Nicola Di Benedetto, i “Tuffatori“ la storia di un gruppo di uomini che si lanciano dallo Stari Most: sarà presente Davide Babbo il regista. E ancora il documentario sul fotografo americano Kirkland di Gianluca Severi presentato al festival di Roma; “La Napoli di mio padre“, di Alessia Bottone, nastro d’argento 2021; “la vera storia della dolce vita” raccontato da Giuseppe Pedersoli, figlio del grande Bud Spencer presente a Venezia 77. Elisabetta Sgarbi con il doc “Extra liscio Punk dal balera”, premio della critica a Venezia 77, sarà presente poprio la regista Betty Wrong (Elisabetta Sgarbi).
Per le scuole il doc “Nilde Jotti il tempo delle donne” raccontato direttamente da Peter Marcias, e ancora “Quello che i social non dicono“; e poi il doc “Lucus a lucendu” a proposito di Carlo Levi di Enrico Masi e Alessandra Lancellotti.
Vi sarà anche un documentario che racconta l’arte Italiana di Ilaria Freccia, presentato all’ultima mostra del cinema di Venezia: sarà presente la regista assieme alla critica dell’arte Stefania Montanari.
Siamo giunti alla 4° Edizione di “Isola in Doc” – afferma Luca Dal Molin, direttore artistico -: la terza edizione ha registrato duemila presenze in 4 giorni, sommandogli studenti delle scuole al mattino emal pubblico dei cinefili e dei cittadini curiosi al pomeriggio e sera”.
“La rassegna – continua il curatore Dal Molin – è una raccolta di documentari straordinari realizzata da autori diventati famosi nel firmamento della “settima arte”. Raccontare il reale significa inventarlo nella messa in scena, nella narrazione, significa diventare parte di quella storia fino a non distinguere più i confini tra finzione e realtà”.
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