Vicenza, 6 gennaio 2021 – Forall Pal Zileri è tornata alla ribalta della cronaca con l’annuncio da parte aziendale un mese prima di Natale della chiusura dello stabilimento di Quinto Vicentino. Alla notizia sono seguite iniziative di protesta dei lavoratori, uno sciopero e un incontro in Regione del Veneto. A qualche giorno dal Natale l’azienda ha fatto sapere che sarebbe scesa a patti per evitare la chiusura dello stabilimento vicentino. Ma leggiamo di seguito il comunicato sindacale unitario firmato da Daniele Zambon (Femca Cisl) e Giuliano Ezzelini Storti (Filctem Cgil) che oggi hanno partecipato all’incontro con il MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico.
NOTA UNITARIA FEMCA CISL E FILCTEM CGIL
Ieri si è svolto, in videoconferenza, il primo incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico organizzato dalla sottosegretaria Alessandra Todde.
Erano presenti i rappresentanti Aziendali ed i consulenti di Forall Spa e del Fondo Mayhoola assistiti da Confindustria Vicenza. La RSU aziendale assistita dalle Organizzazioni Sindacali di Femca Cisl e Filctem Cgil Nazionali, Regionali e Provinciali unitamente alla struttura nazionale e Provinciale CISL e CGIL. Erano inoltre presenti al tavolo la Regione Veneto, Lombardia, il Sindaco di Quinto Vicentino, alcuni parlamentari vicentini e la sottosegretaria al lavoro Puglisi.
Abbiamo registrato una piena sinergia con le istituzioni tutte per evitare la chiusura del sito di Quinto Vicentino e la massima salvaguardia dell’occupazione, ribadendo da parte nostra la netta contrarietà alla cessazione dell’attività produttiva messa sul tavolo dall’azienda.
Siamo convinti che sia necessario un piano industriale credibile che dia futuro al marchio e al sito produttivo di Quinto Vicentino mettendo in campo tutte le soluzioni normative, oggi a disposizione, per creare le condizioni di recupero di volumi produttivi oggi quanto mai necessari. Valorizzando nel contempo l’importante Know How in possesso delle lavoratrici e dei lavoratori, che è il vero patrimonio di Forall-Pal Zileri e del territorio vicentino.
Su questa impostazione le istituzioni Ministeriali e Regionali si sono impegnate ad iniziare un’interlocuzione con l’Azienda e le parti sociali, per valutare la possibilità di costruire un percorso industriale di prospettiva.
Consapevoli che la situazione del settore industriale della moda è complessa, siamo altresì convinti che il territorio nazionale non può permettersi di perdere questa importante realtà.
Questo perché la salvaguardia dell’occupazione per molte famiglie sul territorio per noi è la vera ragione di fare sindacato. Rappresentandole in questo momento difficile di incertezza. Ringraziamo le RSU che fanno da collante stando vicine alle situazioni più complicate con la loro disponibilità.
Abbiamo chiuso l’incontro con un aggiornamento del tavolo ministeriale fra un mese.
Daniele Zambon, Femca CISL
Giuliano Ezzelini Storti, Filctem CGIL
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