Vicenza, 25 luglio 2020 – Ieri i carabinieri di Marostica, hanno arrestato E. C., di 53 anni, che da 3 anni e mezzo è destinatario di un ordine di esecuzione di pena in carcere (deve scontare un anno e sei mesi) per aver commesso atti sessuali con una minore.
LA VICENDA
La condanna segue una vicenda nata nel 2005, quando una bambina confida ai suoi insegnanti di essere stata accarezzata dal compagno della madre. Bimba e madre si presentarono dai carabiniri e, separatamente, anche l’allora compagno di quest’ultima, che sentito dagli inquirenti, negava le accuse della bambina.
Le indagini, coordinate dal pm Giovanni Parolin, consentirono di stabilire in un’aula giudiziaria, con certezza, che la bambina, rimasta sola con l’imputato, fu toccata, contro la sua volontà, nelle parti intime.
Il Tribunale, condannò l’uomo in base all’ art. 609 Quater commi 1 e 3, il quale ricorreva ai vari gradi di giudizio, fino a quando, nel gennaio 2017, la Suprema Corte di Cassazione, rigettava il ricorso e rendeva definitiva la condanna. Da allora – comunicano in una nota i Carabinieri -, l’uomo, per nulla d’accordo con la sentenza, si sottraeva alla sua esecuzione e per più di 3 anni, si dava alla macchia.
LA CATTURA
Alla sua cattura, ci si è arrivati studiando i movimenti di amici e parenti – sottolinea la nota – ed è proprio in quest’ambito che si è riusciti a giungere al ricercato.
Quando i militari, lo sorprendevano all’interno dell’autovettura nella sua disponibilità, riferiva che si aspettava l’arresto e di essersi tolto un peso per essere stato catturato, perché stanco della latitanza.
E conclude la nota: al termine delle formalità di rito, veniva accompagnato presso la Casa Circondariale di Vicenza.