Vicenza, 4 agosto 2020 – La candidata alla presidenza del Veneto di Italia Viva, PSI e Civica per il Veneto, dopo avere proposto nei giorni scorsi che sia la Regione a stanziare i fondi necessari affinché i Comuni possano organizzare sedi alternative per i seggi elettorali, ora si rivolge al presidente uscente con una richiesta formale di impegno.
“Sono gli stessi Comuni che ci hanno spiegato come questi soldi siano fondamentali – afferma la senatrice Sbrollini -. Ci sono infatti molte spese per realizzare lo spostamento dei seggi, la stampa e distribuzione delle nuove tessere elettorali con le nuove sedi di voto e la comunicazione agli elettori delle nuove sedi”.
Per Daniela Sbrollini è inaccettabile che le scuole riaprano per poi chiudere subito dopo pochi giorni in vista delle elezioni e diventa quindi urgente avere risorse per spostare i seggi.
“Senza fondi anche se si trovassero le sedi non si riuscirebbe a spostare i seggi – precisa Sbrollini – e così diverrebbe impossibile un’operazione che è invece urgente e vitale sia per salvare la scuola per i bambini e i ragazzi e sia per risparmiare visto che in questo modo mai più nei comuni che potranno farlo si useranno le scuole come sedi di seggio e questo significherà aiutare la formazione dei bambini e dei ragazzi per i prossimi anni. Le nuove sedi saranno strutture pubbliche senza altri costi ma già pagate dai cittadini”.
La candidata sottolinea che esiste già oggi una Regione che si è attivata in tal senso.
“La settimana scorsa una Regione, le Marche, ha deciso di risolvere il problema della mancanza di risorse che ci hanno manifestato i sindaci e i dirigenti scolastici, con un finanziamento immediato di 1 milione di euro ai Comuni” e Sbrollini quindi ora si aspetta lo stesso da parte del Veneto e chiama Luca Zaia ad impegnarsi di “trovare questa settimana subito il modo per stanziare queste risorse che consentirebbero di fare un investimento che non solo tutela la continuità didattica per i bambini e i ragazzi ma aiuterebbe anche la gestione del lavoro per i genitori e in parte anche l’economia che gira intorno alle scuole nei giorni di scuola.
E conclude Sbrollini: “Sarebbe quindi una azione che farebbe benissimo al Veneto sotto tutti i punti di vista. Quindi nell’interesse dei veneti serve una decisione immediata questa settimana perché altrimenti non ci sarebbero più i tempi per fare tutto”.