08 maggio 2019 – Nella seduta odierna, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità la nuova Legge Quadro sulla Cultura, compresa la parte emendativa, un Testo Unico frutto della sintesi di quattro PdL, uno della Giunta, il n. 261, assunto quale testo di riferimento, e tre di iniziativa consiliare.
La Legge Quadro, frutto del lavoro e della collaborazione positiva e trasversale dei componenti della Sesta Commissione consiliare permanente, individua una linea strategica unica, d’insieme, equilibrata e omogenea, orientata a uno sviluppo armonico in cui ogni specificità possa contribuire al fine comune di una crescita che valorizzi l’identità culturale veneta nel suo insieme.
Viene riconosciuto alla cultura un valore straordinario, essa è considerata leva strategica, strumento di sviluppo, motore di innovazione economica e crescita sociale per il Veneto, anche in sinergia con il turismo. Si intende promuovere il significato della cultura in sé, come essenziale per l’essere umano, per lo sviluppo civile e sociale della comunità, per la promozione dei diritti umani e del dialogo fra culture.
Una Legge Quadro che il Veneto aspettava da molti anni, che qualifica in senso positivo questa legislatura e che ha quale punto di forza la semplificazione; sono infatti state abrogate ben 23 leggi che gestivano la materia, mentre questa nuova Legge Quadro disciplina in modo organico tutti gli aspetti legati alla Cultura, rendendo più semplice e snella la procedura amministrativa e quindi la capacità di intervento della Giunta regionale.
La nuova Legge ha riunito assieme i diversi mondi afferenti la Cultura, creando una importante rete che, da una parte può assicurare una maggiore capacità di programmazione e di indirizzo, dall’altra fa sì che gli stanziamenti vengano fatti in modo più chiaro, ordinato e programmatico.
Tra gli aspetti più rilevanti della nuova normativa, il Programma triennale della Cultura, articolato in singoli programmi annuali, la Consulta regionale, formata da soggetti rappresentanti i diversi comparti, con funzioni consultive nell’ambito della programmazione triennale regionale, il Sistema Informativo regionale sulla programmazione triennale, le imprese culturali e creative, la digitalizzazione dei beni culturali, la promozione del volontariato culturale, la valorizzazione dei beni paesaggistici e la promozione degli eco musei, delle attività culturali ed editoriali, del teatro amatoriale e degli spettacoli dal vivo, delle produzioni cinematografiche e dell’audiovisivo.
Presso la Giunta viene istituito l’Osservatorio dello spettacolo dal vivo, che analizzerà l’offerta di spettacolo nel territorio in tutte le sue forme.
(fonte: ufficio stampa Consiglio regionale del Veneto)