“Questo governo regionale e la sua maggioranza di centrodestra sono incapaci di assumersi le doverose responsabilità su un’opera di tale importanza e delicatezza come la diga del Vanoi. E si limita ad approvare una mozione con la quale si passa la palla ai tecnici e al monitoraggio. Tutto questo nascondendosi dietro le prese di posizioni contrarie della Provincia di Belluno e la diffida a proseguire venuta dalla Provincia autonoma di Trento. Rinunciando così al proprio ruolo decisionale e politico”. Il giudizio è della capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Vanessa Camani che ha così espresso “Il voto contrario del gruppo dem. È del tutto ovvio che vi sia bisogno del supporto tecnico attorno a questo progetto e non c’era bisogno di una mozione per dirlo. Così come non c’era bisogno di dire, come ha fatto Zaia, che devono essere i tecnici a dire se l’opera sia fattibile o meno. E ci mancherebbe. Il problema è che chi governa la Regione non ha il coraggio di dire come la pensa su quest’opera, proseguendo con un atteggiamento ondivago e contraddittorio. A tal punto che sia il presidente Zaia, come sempre d’altronde, sia l’assessore Bottacin, erano assenti dall’aula. Eppure, proprio loro dovrebbero essere i decisori. Invece ci ritroviamo con un passaggio inutile, che non indica alcuna direzione, consegnando una delega in bianco alla Giunta. Emblematico di una politica davvero di basso profilo, che nasconde l’imbarazzo di chi a Belluno si dice contrario, ma a Venezia fa finta di nulla”.
(fonte: ARV)