Trovata la salma di Carlo Manfroi disperso da sabato nell’Agordino: fatale caduta per 200 metri!

Trovata la salma di Carlo Manfroi disperso da sabato nell’Agordino: fatale caduta per 200 metri!

Cencenighe Agordino (Belluno), 26 maggio 2020 – È stato individuato poco dopo mezzogiorno il corpo senza vita di Carlo Manfroi, 63 anni, di Cencenighe Agordino (BL), uscito sabato per una passeggiata, come d’abitudine, e non più rientrato. Una squadra del Soccorso alpino di Agordo e della Guardia di Finanza, che stava effettuando delle calate a valle di località Bricol, nella direzione indicata dai cani molecolari, ne ha rinvenuto la salma in una scarpata.

Nel primo pomeriggio si è provveduto al recupero. Stavano partecipando alla ricerca una settantina di persone tra Soccorso alpino di Agordo, Alleghe e Val Biois, Guardia di Finanza di Cortina e Rolle, Vigili del fuoco, Protezione civile di Cencenighe Agordino e Belluno, Associazione nazionale Carabinieri con le unità cinofile.

LE OPERAZIONI DI OGGI ALLA RICERCA DI MANFROI E IL RECUPERO DELLA SALMA

Questa mattina le ricerche si sono concentrate sul Bricol e lungo i sentieri de Le Ial e sono state ribattute zone già visionate nei giorni scorsi. Quando è arrivata una segnalazione, il grosso delle squadre si è spostato verso Col Mandrol, mentre con una squadra di 4 soccorritori, due della Stazione di Agordo e due del Sagf, si è voluto riprendere in considerazione il punto marcato dai cani molecolari, allargando ancor più l’area già perlustrata da 3 squadre, che erano scese con le corde negli strapiombi sottostanti.

I quattro soccorritori hanno quindi effettuato singolarmente le calate, una prima verticale di 60 metri e una seconda meno ripida, tra il sentiero inferiore di Le Ial e il sentiero che dalla Valle di Morbiach rientra a Foch.

È stato il soccorritore più all’estremità a rinvenire il corpo senza vita di Carlo Manfroi. L’uomo, scivolato o inciampato dal sentiero, era precipitato nel dirupo, ruzzolando e finendo 200 metri più in basso.

Ottenuto il nulla osta dalla magistratura, la salma ricomposta e imbarellata, è stata trasportata nel bosco fino alla strada e poi affidata al carro funebre.

(fonte: CNSAS Veneto)

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