Montecchio Precalcino (Vicenza), 22 gennaio 2021 – Queste le parole della Segretaria provinciale del Partito Democratico vicentino Chiara Luisetto sulla vicenda:
” Con il 2021 chiude i battenti un altro servizio di eccellenza per il territorio vicentino il “Centro Pet Therapy” dell’AULSS7 con sede a Montecchio Precalcino.
La scure dei tagli è arrivata anche qui, dopo 12 anni di attività con centinaia di progetti seguiti, riconoscimenti nazionali e internazionali, servizi rivolti a molteplici fragilità, in particolare legate alla disabilità e agli anziani, a servizio di riposo, ospedali, scuole, centri diurni, residenze psichiatriche.
Non è servito che il Centro sia stato sede di tirocinio per le facoltà di psicologia, medicina veterinaria, scienze dell’educazione e infermieristica e abbia collaborato con le scuole superiori in progetti di alternanza scuola-lavoro e nemmeno è bastata la collaborazione con il tribunale dei minori di Venezia per la messa alla prova.
Un esempio della sua strutturata azione sono i 30 progetti attivati nel solo 2017 che hanno coinvolto 301 pazienti per un totale di 585 sedute di terapia.
Vale la pena elencarli nel dettaglio: progetti individuali con pazienti fobici, in disagio sociale, affetti da malattie rare o grave disabilità psico-fisica-sensoriale; progetti con le scuole sui temi del bullismo e razzismo; progetti presso RSA per anziani non autosufficienti; un progetto presso il Day Hospital Oncoematologico pediatrico iniziato nel 2016 e a tutt’oggi attivo e infine il progetto con il reparto di Pediatria dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza.
“Ho letto sui social nei giorni scorsi l’amarezza – continua Luisetto – di uno dei fondatori del Centro che dopo il pensionamento un paio d’anni fa ha visto progressivamente svuotato il servizio a cui aveva contribuito e l’ho contattato per capire di più. E’ l’ennesima storia di chiusura che dobbiamo conoscere.
Una chiusura che, per gli addetti ai lavori, non è un fulmine a ciel sereno: hanno assistito ad un progressivo disinvestimento nella struttura, non rinnovando ad esempio l’incarico alla psicologa-psicoterapeuta e non rinnovando l’accreditamento regionale per la formazione (pur con centinaia di richieste) rendendo in questo modo impossibile erogare corsi formativi.
Per arrivare infine al 2020, alla crisi che il Covid ha generato, usata come “alibi” per facilitare la decisione già presa di chiudere.
Si prosegue con la retorica del modello Veneto da parte del Governatore e della sua giunta, ma l’indicazione imposta alle direzioni delle Aulss sembra sempre la stessa: tagliare e ridurre costi, quasi a dimenticare che quei “costi” sono operatori specializzati e formati, e utenti, famiglie e fragilità che non hanno alternative una volta privati di queste opportunità. Diventiamo ogni giorno sempre meno Veneto e sempre più Lombardia, a piccoli silenziosi passi.
Il dott. Flor che ora guida l’Azienda Zero ci ripensi e inverta la rotta di una razionalizzazione che maschera la costante cancellazione di servizi di eccellenza, quella sì vera.”