“A casa nostra”: ritorna la danza al Teatro Comunale di Vicenza

“A casa nostra”: ritorna la danza al Teatro Comunale di Vicenza

Vicenza, 22 gennaio 2021 – I primi appuntamenti di spettacolo al Teatro Comunale di Vicenza nel 2021 sono con la danza, ancora a porte chiuse e senza spettatori. Gli artisti delle residenze proseguono infatti la loro attività di ricerca e preparazione, restando collegati al pubblico grazie alla rete, per tenere vivo il legame di partecipazione e condividere il percorso artistico di creazione, in attesa di presentare dal vivo i loro spettacoli, non appena i teatri potranno finalmente riaprire.

LO STREAMING DAL BRASILE

Artisti di fama internazionale, come gli straordinari danzatori brasiliani della compagnia Grupo Corpo, metteranno invece a disposizione del pubblico italiano, in esclusiva per il TCVI, la loro energia, la loro preparazione e la loro gioia di vivere per danzare insieme con il pubblico, anche se a distanza (venerdì 29, sabato 30 e  domenica 31 gennaio dalle 18.00 alle 18.30, in streaming da Belo Horizonte: https://www.tcvi.it/it/workshop-con-grupo-corpo/).

LA RESIDENZA DELLA ZEBRA

Per quanto riguarda le residenze artistiche, è molto intenso in gennaio il calendario dei lavori del progetto A Casa Nostra, promosso e sostenuto dalla Regione del Veneto, con il coordinamento artistico di Giancarlo Marinelli. Ospite nei prossimi giorni al Teatro Comunale di Vicenza sarà ancora l’Associazione Culturale ZEBRA, fondata a Venezia dalle coreografe Chiara Frigo, Silvia Gribaudi e Giuliana Urciuoli, unica compagnia di danza tra le 8 selezionate.

Dopo la residenza di Silvia Gribaudi, in dicembre, in gennaio è Andrea Rampazzo, danzatore specializzato in progetti di comunità e inclusione sociale, ad entrare in residenza al TCVI; i sabato mattina (a partire dalle 10.00, ancora sabato 23 e sabato 30 gennaio) Rampazzo incontra il suo gruppo di lavoro, formato da nuclei familiari o coppie, sulla piattaforma zoom in diretta dalla sala prove del Teatro; il risultato di questi “laboratori” a distanza con i partecipanti è pensato come una performance in versione digitale che sarà pubblicata sui canali social del TCVI e della compagnia, per testimoniare le esperienze performative dei singoli che diventano gruppo.

Il progetto complessivo di Rampazzo si chiama “F.A.Q.”, in ragione di quanto emerso nei questionari raccolti tra i nuclei familiari; le domande più frequenti, le F.A.Q. appunto, troveranno risposta con azioni fisiche e di movimento, “tradotte” dal performer in una partitura coreografica.

LA RESIDENZA DI CHIARA FRIGO

È inserita nell’ambito del progetto A Casa Nostra, ideato per rimettere in moto il sistema dello spettacolo dal vivo di tutto il territorio veneto, anche la residenza di danza di Chiara Frigo, in programma dal 25 al 30 gennaio 2021, un lavoro preparatorio della creazione condivisa con Silvia Gribaudi “Memorie di intime rivoluzioni”,che vedrà le due note performer e coreografe in scena, a teatri riaperti, impegnate sulla diversa percezione fisica del corpo durante il confinamento e sulla sua proiezione in nuovi scenari, oltre che sulla scansione di un tempo interiore completamente modificato.

Durante la residenza, Chiara Frigo, artista che fin dagli esordi ha sviluppato il suo interesse per la danza contemporanea e la performing art, incontrerà il pubblico martedì 26 gennaio alle 18.00, per raccontare il suo nuovo progetto coreografico e dialogare con la comunità degli spettatori; per partecipare all’incontro sulla piattaforma zoom, è sufficiente inviare una mail a segreteria@tcvi.it, per richiedere le credenziali di accesso. 

Venerdì 29 gennaio dalle 19.00 alle 21.00, sempre sulla piattaforma digitale, la coreografa realizzerà la masterclass “Stato HD” dedicata agli spettatori danzanti del TCVI, i partecipanti super fidelizzati alle iniziative di approfondimento sulla danza, teoria e tecnica, selezionati tramite call. La masterclass sarà un’esperienza focalizzata sul tempo e sulla concentrazione, con riferimenti all’ultimo lavoro della coreografa “Himalaya Drumming”, un solo ispirato alla montagna intesa come emblema di ciò che è sacro, connessione e interazione tra il mondo del divino, dell’umano e ciò che sta alla loro origine, un percorso intimo e artistico che trasforma la creazione coreografica in un rituale di crescita ed evoluzione; ed è la scalata verso la cima ad esprimere il desiderio di incontro tra gli opposti.

PER APPROFONDIRE: https://www.tcvi.it/it/a-casa-nostra/teatri-e-compagnie/

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