Vicenza, 28 settembre 2020 – In contrà porta Santa Croce esiste un giardino magico al piano terra di una biblioteca unica al mondo: La Vigna. In quel giardino da qualche anno (2009) sorge la scultura di Margherita Michelazzo dal titolo “Le Lune di Galileo”.
Sabato scorso dopo la conferenza con la presentazione del libro “Il mago del Grano” con l’autore Roberto Lorenzetto (si parlava del grande Nazzareno Strampelli, “inventore” tra gli altri del grano senatore Cappelli), Margherita Michelazzo ha notato che la sua scultura era stata danneggiata dal vento: ben tre dischi si erano staccati ed erano a terra: anzi no. Solo uno a terra, un’altra luna recuperata dal professor Danilo Gasparini (direttore scientifico de La Vigna) era stata portata in luogo sicuro, e un terzo disco è misteriosamente scomparso. Un disco d’acciaio così pesante non può volare via col vento. Che fine avrà fatto? E ora in quel luogo magico aleggia il mistero!
Purtroppo anche il piccolo parco della Biblioteca la Vigna è stato chiuso al pubblico nella seconda metà di agosto dopo la caduta dell’albero secolare al Querini. Anche qui le piante d’alto fusto vanno visitate. Diverse sono le persone che “vivono” periodicamente da anni la scultura dell’artista Michelazzo: ascoltano la musica casuale che viene generata dai dischi di ferro che si toccano mossi dal vento. Una musica magica a quanto pare, ipnotica e meditativa. Le persone si seggono sul prato e ascoltano per decine e decine di minuti.
Speriamo che la luna mancante si trovi quanto prima e che anche il giardino de La Vigna torni al più presto ad essere vissuto.
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