Venezia, 8 febbraio 2021 – “I Mondiali di sci a Cortina devono rappresentare l’occasione per rilanciare il tema della montagna veneta. In Veneto ci sono ventuno fra Unioni montane e Comunità montane, territori che vivono un progressivo spopolamento. In realtà, rappresentano un patrimonio da valorizzare con misure mirate e investimenti pazienti. Molti dei cittadini che vivono in montagna svolgono funzioni essenziali a tutela dell’ecosistema e a beneficio della collettività. Si pensi, ad esempio, al mantenimento dei boschi, delle aree prative e dei pascoli montani; oltre che la costante sistemazione della viabilità e della sentieristica e la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua non demaniali. Pure la valorizzazione delle produzioni agricole di montagna è uno strumento determinante per creare opportunità locali e offrire prospettive ai giovani”.
Le parole sono del Portavoce dell’opposizione a palazzo Ferro Fini, Arturo Lorenzoni, che spiega come “in questo quadro, il Piano Regionale di Ripresa e Resilienza ha un ruolo strategico per un reale rilancio dei piccoli Comuni montani. La Regione è chiamata ad assumere un ruolo primario nella gestione dei progetti e dei fondi riconducibili al Recovery plan, compresi quelli dedicati alla montagna. Motivo per cui, abbiamo chiesto che siano messe in agenda delle specifiche sedute delle commissioni e del Consiglio regionale, spazi e momenti opportuni per un confronto aperto. Le modalità di svolgimento di questi incontri vengano condivise con i presidenti di tutti i Gruppi”.
“Si tratta di un momento centrale della programmazione delle politiche future che richiede un dialogo costruttivo fra i vari schieramenti – osserva lo speaker della minoranza – Il Consiglio regionale, in forza della sua rappresentatività, sia messo nelle condizioni di avviare un iter di discussione in merito alle priorità di intervento e alle ricadute, non solo economiche, del Recovery plan in Veneto”.
“La richiesta che formulo – conclude Arturo Lorenzoni – è che ci sia attenzione nei confronti di tutto il territorio di montagna pure dopo il 21 febbraio, quando finirà la competizione mondiale”.
(ARV)