Coronavirus – Ferrari (Cgil Veneto): no a polemiche tra Governo e Regioni

Coronavirus – Ferrari (Cgil Veneto): no a polemiche tra Governo e Regioni

Venezia Mestre, 26 ottobre 2020 – Il segretario generale della Cgil del Veneto invita alla massima collaborazione tra le Istituzioni, e sottolinea come le polemiche tra Regioni e Governo nazionale non servano a combattere il Coronavirus. Semmai va dato sostegno immediato ai lavoratori e alle imprese penalizzate dal Dpcm, ma è necessario che vi sia un rispetto rigoroso delle decisioni per uscire dall’emergenza sanitaria.

La nota di Christian Ferrari, segretario generale Cgil Veneto

L’ultimo Dpcm firmato dal Presidente Conte contiene decisioni dolorose per un’importante parte delle attività economiche e, di conseguenza, per i lavoratori che vi sono impiegati. E come sindacati abbiamo già chiesto al Governo di provvedere immediatamente a sostenere sia gli imprenditori che i dipendenti interessati. Non possiamo permetterci né un’azienda, né un occupato in meno. Occorre però, in un momento così delicato, un minimo di onestà intellettuale: non siamo di fronte a scelte arbitrarie, né ad atteggiamenti ostili verso questa o quella categoria, ma a provvedimenti dettati dal grande pericolo rappresentato dalla recrudescenza del virus e dal carico di ricoveri che si sta riversando sulle nostre strutture sanitarie. Non parlo solo della situazione nazionale, ma anche di quella veneta: i numeri del contagio e delle ospedalizzazioni non dovrebbero farci dormire di notte. E’ evidente che o riusciamo a rallentare la curva epidemica o le conseguenze saranno catastrofiche: tante persone si ammaleranno gravemente, un numero inaccettabile perderà la vita. In questo momento, di fronte alla più grande crisi sanitaria ed economica della storia recente, le polemiche tra Regioni e Governo nazionale non servono a nulla, se non a rendere meno efficaci le misure assunte e a dare l’idea che chi dovrebbe tutelare la salute pubblica divide il Paese e confligge invece di cooperare. Proseguire su questa linea creerebbe solo caos. Non possiamo permettercelo. Ovviamente le restrizioni non bastano e non sono neppure accettabili – lo ripeto – se non accompagnate dai ristori adeguati a chi vedrà ridotto o perderà totalmente il proprio reddito. Sostenere però che possiamo far finta di nulla, lasciare tutto aperto come se il Covid non ci fosse, è un atteggiamento irresponsabile. Se venisse assecondato, non migliorerebbe la situazione economica, ma ci costringerebbe a chiusure via via più drastiche, che allontanerebbero sempre di più la ripresa. Tutta l’Unione europea sta vivendo le stesse difficoltà, non solo l’Italia; il massimo di unità a livello nazionale e una presa in carico a livello continentale della crisi e delle scelte indispensabili per uscirne sono l’unica strada percorribile. Non esistono scorciatoie, e chi pensa di imboccarle alla ricerca di facile consenso danneggia gli stessi interessi che a parole dichiara di voler difendere”.

Va alla HOME PAGE

Vai alla pagina facebook e lascia il tuo “like” per rimanere aggiornato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.