Panchina rossa distrutta – Luisetto (PD): assieme per cultura del rispetto e affettività

Panchina rossa distrutta – Luisetto (PD): assieme per cultura del rispetto e affettività

Altavilla Vicentina (Vicenza), 30 novembre 2020 – Una “panchina rossa” (simbolo della lotta alla violenza sulle donne) installata un anno fa dal Comune di Altavilla Vicentina in presenza dei ragazzi delle scuole medie, è stata fatta a pezzi da ignoti nella notte tra sabato e domenica. Un fatto di cui Lineanews.it ha raccontato ieri. Oggi raccolgiamo alcuni commenti. Primo fra tutti quello della segretaria provinciale del Partito Democratico Chiara Luisetto.

Chiara Luisetto

LA NOTA DI CHIARA LUISETTO (PD)

“Atti vandalici come questo sono il segno di quanta strada ancora ci sia da percorrere a livello culturale, di rispetto, di attenzione.

Ad essere colpito con questa panchina distrutta non è solo un bene pubblico, di tutti i cittadini e le cittadine di Altavilla, ma il significato che rappresenta, occupando un posto per le tante donne uccise e violentate anche nella nostra provincia, spesso da chi diceva di amarle.

A pochi giorni dal 25 novembre, vedere quella panchina così ridotta fa ancor più male.

Anche quest’anno i dati dei centri antiviolenza in provincia ci parlano di una continua strage silenziosa che durante il lockdown e per effetto della pandemia si sta purtroppo inasprendo.
Servono politiche chiare di sostegno ai centri, che permettano loro di programmare con costanza e visione gli interventi necessari. Risorse a chi sostiene ma anche risorse alle donne che trovano il coraggio di denunciare e andarsene di casa.

In Veneto ancora non esiste infatti il cosiddetto “contributo di libertà”, applicato da altre regioni per supportare le donne che abbandonano assieme al partner violento anche la propria casa assieme ai figli per potersi salvare. Un reddito minimo elargito per un tempo determinato che le aiuti a raggiungere la libertà economica, essenziale per ricominciare. Questa deve essere una priorità per chi ci governa a livello regionale, nella consapevolezza che azioni positive su tale fronte hanno effetti sociali ampi, in particolare sui minori che impareranno a crescere coraggiosi e in ambienti sicuri.

Un altro grande investimento va fatto a livello scolastico, nell’educazione al rispetto, all’affettività per alimentare fin da piccoli relazioni sane ed equilibrate.
Grazie ai centri antiviolenza e alle Amministrazioni locali che sensibilizzano con iniziative e momenti formativi molto è stato fatto, ma come vediamo dall’episodio di Altavilla purtroppo ancora molto resta da fare. La politica si schieri e lo faccia subito”.

L’ARTICOLO SUL FATTO SCOPERTO IERI

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