30mila veneti per il rinnovo del contratto multiservizi: “noi ora operatori della sanificazione”

30mila veneti per il rinnovo del contratto multiservizi: “noi ora operatori della sanificazione”

Venezia Mestre, 20 ottobre 2020 – Domani 21 ottobre 2020 a livello nazionale si svolge la mobilitazione dei lavoratori del settore multiservizi che vogliono ottenere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da ben 7 anni. Di seguito riportiamo la nota dei segretari generali del Veneto Cecilia Dè Pantz (Filcams Cgil Veneto), Maurizia Rizzo (Fisascat Cisl Veneto), e Daniele Zennaro (Uiltrasporti Veneto). E in calce le diverse modalità di mobilitazione nelle province venete.

LA NOTA SINDACALE DI FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL E UILTRASPORTI DEL VENETO

“Anche tutte le Province del Veneto si mobilitano mercoledì 21 Ottobre 2020 per manifestare contro Confindustria, Legaccop, Confcooperative, Agci e Confapi per chiedere con forza il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei multiservizi scaduto da 7 anni e tanto atteso da 30.000 lavoratrici e lavoratori del settore.

Sono migliaia e migliaia di persone che prima della Pandemia da Covid-19 erano INVISIBILI e ora sono diventate INDISPENSABILI, essendo occupate in molti appalti pubblici e privati per svolgere servizi essenziali di pulizie negli ospedali, case di riposo, asili, scuole, università, uffici pubblici (comuni, tribunali, ecc.); poste; telecomunicazioni, banche, assicurazioni, centri commerciali, negozi, fabbriche e interi reparti produttivi, palazzi, condomini, e tanti altri ambienti di lavoro.

Le controparti hanno dimostrato irresponsabilità: 7 anni di tante parole, di tante dichiarazioni di disponibilità, non seguite da comportamenti coerenti e conseguenti.

Da Marzo 2020, nel dramma della pandemia, le lavoratrici e i lavoratori delle imprese dei servizi in appalto e sanificazione sono diventati indispensabili per il contrasto alla diffusione del virus Covid-19 e molte attività hanno visto l’aumento dei carichi di lavoro con orari e turni massacranti, spesso senza la protezione necessaria dei DPI di sicurezza soprattutto nei luoghi più a rischio contagio.

Hanno rischiato la loro vita e hanno avuto tanta paura di far rischiare la vita anche ai propri cari.

Anche il Veneto ha aderito alla mobilitazione Nazionale del 21 Ottobre, per sottolineare la vergognosa situazione del settore i cui lavoratori, oltre che per il rinnovo contrattuale, ogni giorno lottano contro gli appalti al massimo ribasso, il dumping contrattuale, per la formazione che non si fa, contro i lavori usuranti, la discriminazione delle regole vigenti per i lavoratori pubblici e privati occupati nei servizi essenziali, per vedersi riconoscere norme e dispositivi di protezione, premialità, fiscalità, prevenzione, tamponi, ecc….

Le lavoratrici e i lavoratori sono stanchi di essere ricordati solo quando fa comodo, non hanno bisogno di titoli, né di essere chiamati “eroi”, ma di essere valorizzati e riconosciuti attraverso il rinnovo contrattuale nazionale.

Le imprese devono assumere la consapevolezza sociale che così non può continuare, c’è bisogno di responsabilità, di vere azioni, di vere soluzioni, di certezze per l’occupazione, di sicurezza sul lavoro, di formazione, di diritti contrattuali e di un salario dignitoso.

Per questo in Veneto ci saranno le seguenti mobilitazioni:

1) Belluno: conferenza stampa unitaria il 20 ottobre e presidio davanti all’Ospedale di Belluno;

2) Treviso: al mattino presidio davanti alla Prefettura, pomeriggio presidio davanti all’Ospedale Cà Foncello;

3) Venezia: mattino presidio unitario davanti alla Prefettura e Legacoop di Marghera;

4) Padova: mattino presidio davanti alla Prefettura;

5) Rovigo: mattino presidio davanti all’Ospedale;

6) Vicenza: mattino presidio davanti a Confindustria;

7) Verona mattino davanti alla Prefettura.

Nel pomeriggio di mercoledì 21 Ottobre tutte le strutture territoriali saranno collegate con il presidio Nazionale a Roma in Piazza Barberini a sostegno della vertenza del rinnovo del CCNL Multiservizi”.     

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