TUTTA COLPA DI DAGOSPIA e “decolla” la polemica tra le due piazze: Signori vs Erbe! E piazza delle Biade da che parte sta? – Finisce su Dagospia il servizio di domenica sera di TVA Vicenza girato in diretta davanti al Grottino (storica trattoria sotto la Basilica Palladiana) per far vedere il menefreghismo dei vicentini (almeno i giovani adulti) che brindano e celebrano il rito dello spritz in piazza delle Erbe come se fosse un qualsiasi fine settimana, nonostante la presunta “pandemia” da Coronavirus.

L’oste, Fabio Nicoletti, titolare del locale, per imporre ai suoi clienti le nuove regole (evitare baci e abbracci e stare ad un metro di distanza gli uni dagli altri) si inventa una formula goliardica: “per sdrammatizzare in un momento tanto difficile”, afferma.
Insomma un metodo educativo montessoriano: ti ordino una cosa ma strappandoti un sorriso! E magari te la ricordi meglio!
La giornalista della TV locale Chiara Beato con il suo cameraman al seguito inquadra un cartello, legge solo le prime tre parole e non il resto (parole indicibili in prima serata!) che però i telespettatori leggono da sè: “Sono vietati assembramenti, ORGE, GANG BANG, fino a data da destinarsi!”

Sopra il banco del bar: “Rispettate le distanze (di un metro, ndr); servizio al banco sospeso!” Esposto anche il comunicato/locandina serioso della Confcommercio che elenca tutte le disposizioni di legge con l’avviso e l’invito alla clientela a seguire la norma.
“Purtroppo – ci dicono i camerieri – dobbiamo redarguire in continuazione i clienti; così con queste magliette e questi cartelli almeno le persone ridono e ragionano e non ci mandano in mona”.
A dare fuoco alle polveri questo pomeriggio i colleghi esercenti della piazza dei Signori, a Nord della Basilica Palladiana: “Ci sentiamo presi in giro – afferma Sonia Scussolin, titolare di Ciocco-Lato di Contrà del Monte animatrice di tante battaglie -: così quelli del Grottino mandano in vacca l’intera campagna di sensibilizzazione e informazione della Confcommercio”. A Linea News non sembra proprio. Anzi …
