In Veneto discoteche prima dimezzate e ora rischiano di chiudere

In Veneto discoteche prima dimezzate e ora rischiano di chiudere

Venezia, 16 agosto 2020 – Alla vigilia di Ferragosto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha emesso una ordinanza per introdurre delle norme certe per contenere l’eventuale diffusione del virus Covid-19 nei locali da ballo. Norme giunte dopo una serie di immagini diffuse sul web provenienti da determinate discoteche del litorale veneto (che sono state anche sanzionate) in cui venivano documentati comportamenti ad alto rischio contagio: persone che ballavano ammassate tra di loro e senza mascherina. Alcuni osservatori però fanno rilevare che dimezzare le capienze dei locali da ballo e obbligare alla mascherina non basta: purtroppo è inevitabile che si creino assembramenti. e che le persone dopo un po’ per respirare durante il ballo si tolgano la “protezione” dal viso. La soluzione sarebbe la chiusura totale. Ma i gestori dei locali non ci stanno, nonostante il rischio sia concreto e che siano ritornate in Italia persone che si sono contagiate proprio nelle discoteche di località turistiche estere come Spagna e Grecia … Cosa succederà?

IL COMUNICATO STAMPA DELLA GIUNTA DEL VENETO CHE HA ACCOMPAGNATO L’ENTRATA IN VIGORE DELL’ORDINANZA IL 15 AGOSTO 2020 e che spiega il provvedimento

(AVN) Venezia, 14 agosto 2020 – Nuova ordinanza della Regione del Veneto per contrastare il Coronavirus. Il presidente della Giunta ha firmato un provvedimento – in vigore domani – che affronta il tema discoteche. Naturalmente si parla dei locali già al momento attivi in Veneto perché dispongono delle caratteristiche per essere aperti sulla base delle norme anti-contagio decise nelle settimane dopo la ripresa.

L’ordinanza prevede che il numero massimo di persone che possono entrare non sia superiore al 50% della capienza massima normalmente autorizzata. Prevede, inoltre, l’obbligo di indossare sempre la mascherina all’interno del locale, compreso durante il ballo, ammesso, va ricordato, solo in presenza di piste all’aperto.

È prevista, poi, è la chiusura immediata del locale, senza alcun rimando ad ulteriori pratiche amministrative, se viene accertato dagli organi di vigilanza il mancato rispetto delle norme fissate dall’ordinanza stessa.

“È una misura presa contro il rischio che il virus torni a fare la voce grossa – sottolineano il Presidente della Regione Veneto e l’Assessore alla Sanità -. Non possiamo vanificare i risultati raggiunti grazie all’impegno e lo sforzo di tutti. Mi rivolgo soprattutto ai giovani che nei giorni del lockdown e fino ad oggi sono stati un vero modello di responsabilità e consapevolezza della situazione. Invito loro e tutti gli altri appassionati a pazientare ancora, aderendo alle indicazioni che vengono date e continuando ad avere comportamenti coerenti con la situazione”.

“Nel periodo e nel clima estivo – concludono Governatore e Assessore – è comprensibile la voglia di stare insieme e divertirsi, soprattutto dopo le restrizioni degli scorsi mesi.  Ma altrettanto lo è comprendere come basti poco creare assembramenti e situazioni che possono rendere inutile l’impegno di tutti ed il lavoro dei nostri professionisti sanitari. Torneranno tempi normali ma ora ci è chiesto di affrontare anche il divertimento con le giuste accortezze”. 

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