
Vicenza, 28 settembre 2020 – Prosegue lo stato di agitazione all’Ipab di Vicenza indetto dalle categorie della funzione pubblica di Cgil Cisl Uil. Le lavoratrici e i lavoratori affermano che il personale è insufficiente per dare un servizio “umano” nelle case di riposo del capoluogo di provincia; si dovrebbero assumente i lavoratori con contratto a termine e fermare le cosiddette esternalizzazioni che impoveriscono la qualità del lavoro e quindi del servizio.
Oggi alle 11 una delegazione di sindacalisti, guidati da Stefano Bagnara (FP Cgil), Ruggero Bellotto (CISL FP) e Rosanna Marostegan (Uil FPL), è salita da Prefetto che ha voluto mettere sullo stesso tavolo rappresentanti dei lavoratori e parte datoriale: per l’amministrazione dell’IPAB di Vicenza vi era il direttore generale la dottoressa Annalisa Bergozza.
Da quel che si è saputo da fonte sindacale Bergozza ha espresso massima disponibilità ad un incontro successivo alla riunione di oggi per risolvere i problemi, ma di fatto non avrebbe dato risposte concrete per alleggerire il carico di lavoro di molti, troppi, turni di lavoro dentro alle case di riposo per anziani. Il rischio, alla lunga, è la disumanizzazione del servizio!
E una volta fuori dalla riunione, ritornata davanti al portone di San Pietro ha registrato questo video prontamente diffuso ai media.
Dal canto loro i rappresentanti sindacali, come già scritto, non si fidano per ora delle parole del dg Bergozza: non ci sarebbero i fatti che dimostrino quel che ha detto, pertanto fino al prossimo incontro permane lo stato di agitazione.





Foto in copertina: Rosanna Marostegan (Uil FPL), Stefano Bagnara (FP Cgil) e Ruggero Bellotto (Cisl FP) rappresentanti dei lavoratori della funzione pubblica di Cgil Cisl Uil, parla Stefano Bagnara (foto F. Brasco)
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