LA STORIA: quando nonno e nipote inseguivano l’autocisterna dei pompieri!

LA STORIA: quando nonno e nipote inseguivano l’autocisterna dei pompieri!

Vicenza, 12 luglio 2020 – Una piccola storia ce la invia Andrea Lucangeli, cittadino di Vicenza over 50. E’ una bella storia perché molti di noi che da ragazzi abitavano in centro o erano ospiti dei nonni che abitavano da quelle parti (tra la parrocchia dei Carmini, Corso Fogazzaro, Contrà Santa Croce, il tempio San Lorenzo e il quartiere scaligero entro le mura), si ricordano della caserma dei Vigili del Fuoco in contrà Soccorso Soccorsetto: una strada, un nome e “un programma”!

– UNA PICCOLA STORIA di Andrea Lucangeli – 

“Negli anni ’70 i miei nonni paterni abitavano a Santa Croce, vicino all’allora caserma dei Vigili del Fuoco in Contra’ Soccorso Soccorsetto (dove adesso c’è la Polizia Locale).

Io – bambino di 5/6 anni – ero spesso da loro,  specialmente nei fine settimana.

Quando sentivo la sirena del camion dei pompieri mi arrampicavo sulla finestra della cucina per vederli passare “a tutta birra” con l’acqua che straboccava dal camion e lasciava una scia di bagnato dietro di sé. 

Mi ricordo ancora perfettamente il profumo  (perché era profumo) di gasolio del camion OM che passava, proprio come quello della foto.

Quando mio nonno Teto  – che mi adorava –  era a casa (sabato e domenica) lasciava la macchina pronta sotto al portico.

Appena sentivo la sirena dei pompieri io gridavo:

“Nonno, nonno, i pompieri!”

Lui allora mi caricava in macchina e partivano “sparati” dietro al camion per andare a vedere l’incendio. 

Capitava però che perdessimo di vista il mezzo e allora ci “orientavamo” seguendo la scia di bagnato che il camion lasciava sulla strada.

Mai perso un inseguimento!

Perlopiù erano modesti incendi di pagliai …

Ma una volta a Villaverla ho visto una intera fattoria in fiamme, un grande incendio con molti camion in azione, persino l’autoscala (evento rarissimo).

Me lo ricordo come fosse successo ieri…e sono trascorsi cinquant’anni …

Poi, un bel giorno, uno degli eventi più “epocali”  della mia infanzia: mio nonno Teto conosceva bene l’ingegner Fondelli,  Comandante dei Vigili del Fuoco di Vicenza.

E un sabato pomeriggio (a sorpresa) mi ha portato in visita privata alla Caserma, col Comandante Fondelli che mi ha fatto da “chaperon” illustrandomi i mezzi e facendomi salire SU TUTTI, persino sul gigantesco carro anfibio DUKW (residuato bellico americano).

Un’emozione indescrivibile. Mi commuovo ancora oggi a pensarci.  Davvero mio nonno Teto mi adorava. È mancato nel lontano giugno 1997 ma mi manca ogni giorno”.

Una recente edizione della Pompieropoli, organizzata il giorno di Santa Barbara per far conoscere ai bambini l’affascinante lavoro dei Vigili del Fuoco!

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