Il Verona cade nell’Arno all’ultimo minuto: 1-1 con la Fiorentina, delusione per il tecnico Juric – di Luz

Il Verona cade nell’Arno all’ultimo minuto: 1-1 con la Fiorentina, delusione per il tecnico Juric – di Luz

Verona, 12 luglio 2020 – CALCIO – SERIE A – Dopo l’inopinata sconfitta contro il Brescia e la bella partita disputata contro l’Inter, è la volta di Fiorentina – Hellas. Allo stadio Franchi i gialloblù di Juric vogliono dare una dimostrazione di forza e consapevolezza dei propri mezzi, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale.

Da parte loro i gigliati,  quest’anno lontani dai loro standard normali – vista anche la rosa della squadra che tra gli altri annovera i vari Ribery, Chiesa, Milinkovic, Cutrone, Badelj – con appena 35 punti in classifica, non troppo distanti dalla zona retrocessione, vogliono assolutamente vincere.

L’Hellas Verona, dall’alto dei suoi 43 punti, schiera i suoi ragazzini terribili, oggetto di cupidigia di tante grandi squadre, come Kumbulla, Rrahamani, Amrabat, Zaccagni  e gli esperti Veloso, Di Carmine, Faraoni.

PRIMO TEMPO

Dopo un avvio tutto sommato equilibrato con azioni da ambo le parti, al 18′ del primo tempo arriva la rete gialloblù, frutto di una gran bella azione di Aamrabat che lancia Faraoni, il quale scatta proprio sul filo del fuorigioco e batte Dragowski con un destro al volo in mezza rovesciata. Gran bel gol dell’Hellas e Fiorentina sotto. La Viola però non ci sta e cerca di recuperare la partita, senza tuttavia  incidere più di tanto. Due buone opportunità per i gigliati al 35′, con un gran tiro di Kuamè alto sopra la traversa, e al 36′ con uno spunto di Ribery che serve lo stesso Kuamè: appoggio  all’indietro a Castrovilli che da posizione favorevole non riesce a centrare il bersaglio, anche se ci va molvicino. Termina il primo tempo con il Verona che sfiora di nuovo il gol, con  la difesa gigliata che all’ultimo momento ci mette una pezza. In sostanza la Fiorentina per tutto il primo tempo non è mai riuscita ad impegnare seriamente il portiere veronese Sivestri.

SECONDO TEMPO

In avvio del secondo tempo ecco i primi cambi, peraltro prevedibli visto l’andamento lento della Viola: entrano Chiesa e Cutrone, escono uno stanco Ribery e Sottil. Il Verona però prosegue nella sua partita e Aamrabat, proprio in apertura di ripresa, si produce  in uno dei suoi spettacolari coast to coast, inseguito fino sul fondo da Castrovilli. Nulla di fatto.

La Viola cerca di riprendere la partita e attacca con sempre maggiore convinzione, soprattutto per iniziativa di Kuamè che appare quello più in partita tra gli attaccanti viola. L’Hellas effettua anch’essa due cambi: entra Zaccagni per Pessina e Verre per Lazovic.

A venti minuti dal termine si vede finalmente una Fiorentina pericolosa: su cross di Lirola da destra, Cutrone ha la possibilità di segnare per l’uscita a vuoto di Silvestri ma sbaglia tutto. Ancora Fiorentina in avanti, ma il Verona si difende bene e cambia ancora due pedine: Adiapong per Dimarco e Di Carmine per Stepinski.

La Viola, disposta da Jachini a trazione anteriore, cerca di arrivare al pari ma riesce ad accumulare solo calci d’angolo, mentre il Verona in contropiede è molto vicino al raddoppio: all’81’ viene annullata una rete per evidente fuorigioco di Stepinski , mentre all’85’ una grande conclusione di Veloso finisce sull’esterno della rete e due minuti dopo sempre sul bel lancio di Veloso, Adjapong entra in area e a tu per tu con Dragowsky sparacchia ignobilmente fuori.

BEFFA NEL RECUPERO

Siamo così nei minuti di recupero e ormai pare proprio che il Verona possa farcela a violare il Franchi, quando a sorpresa proprio allo scadere della partita su assist di Chiesa, Cutrone fa il miracolo e brucia i sogni dei ragazzi di Juric.

Pari e patta dunque tra Verona e Fiorentina, un risultato che a nostro avviso va stretto ai gialloblù per il gioco espresso e per la determinazione dimostrata in campo. Forse, nella parte finale della gara hanno mostrato un certo comprensibile calo. Grande delusione, dunque, tra i gialloblù e particolarmente visibile nell’atteggimaneto e nel volto di mister Juric a fine gara: pensava evidentemente di portare a casa un risultatio di prestigio e importante per la classifica e invece niente. Una botta forte, insomma, tanto da disertare la conferenza stampa di fine partita.

Ma il Verona non demorde di certo e già pensa alla prossima gara contro la Roma. Una partita verità per misurare le ambizioni europee dell’Hellas!


di LUZ

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