Isi Coppola resta assessore regionale su decisione di Zaia

Maria Luisa Coppola, detta Isi.

Maria Luisa Coppola, detta Isi.

Maria Luisa Coppola il 16 dicembre è stata confermata come assessore all’Economia della Regione Veneto. Ne ha dato annuncio il presidente della Giunta, Luca Zaia, spiegando di aver “analizzato le carte e chiesto il parere del professor Bertolissi, che ha evidenziato come siamo di fronte a una sanzione amministrativa per errate spese, non ad un caso di furto, e come la Coppola possa presentare ricorso in Cassazione e istanza di sospensiva, con decisione in arrivo tra fine gennaio e inizio febbraio”.

“Non sta a me”, ha proseguito, “dare giudizi che spettano ad un tribunale, così come aspetto le decisioni del Consiglio. Sono il primo a voler chiarezza, anche se, per quel che mi riguarda, confermo la fiducia all’assessore, invitandola a continuare a lavorare. Del resto, qui non c’entra la legge Severino, non c’è alcuna interdizione dai pubblici uffici. E poi la decadenza”, ha concluso, “è legata solo ad un eventuale superamento del doppio del tetto dei 40.000 euro di spese elettorali: le cifre in ballo sono tutt’altro che chiare, essendo state modificate più volte, per cui non entro nel merito”.

Ha ringraziato il presidente Zaia per la conferma come assessore, Maria Luisa Coppola, che ha convocato un incontro stampa per esporre, per la prima volta ufficialmente, la sua posizione nella vicenda per la quale rischia di perdere il posto in Consiglio regionale a causa di spese elettorali che potrebbero aver superato il doppio del massimo consentito. “Ha deciso di ribadire la fiducia nei miei confronti – ha detto – non solo avendo nei miei confronti un atteggiamento di grande comprensione ed affetto, ma anche leggendo tutto quello che c’era a disposizione. Quello di assessore è un incarico fiduciario, basato su un rapporto di stima, e se mi ha confermato significa che ritiene io non abbia fatto niente di diverso da quello che mi aveva chiesto”. Coppola ha quindi ribadito che “il suo impegno è esattamente uguale a quello di ieri: continuerò a fare l’assessore e a frequentare il Consiglio regionale. Del resto, questa è una storia che sto subendo dal primo giorno dopo le elezioni e, dopo cinque anni, credo che fosse giusto dire qualcosa, ribadendo che andrò fino in fondo, avendo il diritto di ricorrere e di vedere cancellate tutte le ombre messe sul mio comportamento”.
L’assessore è stata poi particolarmente dura nei confronti del Ctu Marco Voltan. “Le sue valutazioni delle mie spese elettorali sono mere congetture, fatte a fronte di nessuna documentazione provata, e ci sono questioni che danno l’idea che chi ha valutato non conosca la legge e i regolamenti della campagna elettorale”. Coppola ha quindi citato una serie di esempi limite, come il ricorso ai bollettini Arpav per presumere spese di riscaldamento dei cosiddetti ‘Isi point’, “in realtà semplici vetrine con manifesti e non uffici frequentati da persone”.
“E’ stato detto di tutto e di più e sembra che io abbia speso cifre folli, discutibili anche eticamente. E’ una questione di verità e di giustizia che devo a me, ai miei figli e ai tanti sostenitori. Sono molto amareggiata”,  ha concluso, “perché credo che anche i Veneti stessi, ai quali ricordo che si tratta comunque di una sanzione amministrativa, non meritino, in un momento come questo, di poca fiducia nei confronti della politica, di avere dei dubbi nei confronti di una persona che si è sempre comportata in maniera onesta, quale io ritengo di essere”.

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