IPAB Vicenza – CGIL CISL UIL: “Gestione da azienda privata, così non va. Più partecipazione!” [VIDEO]

IPAB Vicenza – CGIL CISL UIL: “Gestione da azienda privata, così non va. Più partecipazione!” [VIDEO]

Vicenza, 3 novembre 2020 – All’IPAB di Vicenza è in atto uno stato di agitazione del personale sin da quest’estate: i sindacati Cgil Cisl Uil della categoria del pubblico impiego chiedono assunzioni per una migliore gestione dei turni. Infermieri e operatori sanitari sono troppo pochi che le esigenze degli ospiti delle strutture (istituto Salvi, Istituto Trento …), manca personale anche in cucina.

Ieri in via Carducci alla Cisl di Vicenza le segreterie generali di Cgil Cisl Uil vicentine, assieme alle categorie del pubblico impiego e ai sindacati dei pensionati hanno fatto sapere all’opinione pubblica che nonostante diversi tentativi  con la presidenza di IPAB non c’è dialogo: per ora non viene accettato il confronto e la collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori di IPAB.

Erano presenti per la CGIL Giulia Miglioranza (segreteria), Stefano Bagnara (FP Cgil) e Chiara Bonato (SPI). Per la CISL Raffaele Consiglio (segreteria), Ruggero Bellotto (Cisl FP). Per la UIL Grazia Chisin (segreteria), Rosanna Marostegan (UIL FP) e Roberto Merlo (Uil Pensionati).

I lavoratori vorrebbero offrire la loro collaborazione per risolvere i problemi sui turni e sull’impiego del personale; problematiche che finiscono per penalizzare il servizio dato agli ospiti.

Per le organizzazioni sindacali la presidenza ha una precisa responsabilità politica in questa vicenda che si trascina da alcuni mesi perché evita il confronto demandando i rapporti al direttore generale.

“Questa non è un’azienda privata – affermano i sindacati – qui siamo di fronte ad una realtà pubblica, ovvero di tutti i cittadini di Vicenza, che va gestita in modo trasparente e partecipativo e gli indirizzi politici sono determinati da Giunta e Consiglio comunale. E soprattutto non possiamo perdere di vista che abbiamo da gestire degli ospiti, delle persone, e non si può fare economia come se fossimo in un’azienda manifatturiera!”

Pertanto anche le segreterie provincia di Cgil Cisl Uil hanno ritenuto di dare appoggio alle categorie della funzione pubblica (che rappresentano i lavoratori di IPAB Vicenza).

E sono intervenuti pure i tre sindacati dei pensionati che rappresentano di fatto le famiglie degli ospiti.

Tutti sostengono la bontà della protesta sindacale sia sia sul piano dell’occupazione e del “buon lavoro”, sia per sostenere i livelli di servizio che vengono tradizionalmente vengono erogati dalle strutture di Vicenza.

Le categorie, come hanno raccontato Stefano Bagnara, Ruggero Bellotto e Rosanna Marostegan, sono molto preoccupate sulla riorganizzazione del personale in atto.

Bene che ci sia il concorso che si sta svolgendo in questi giorni. Ma per coprire pienamente i turni e rendere il servizio di buona qualità (anche nei rapporti umani), è necessario confermare i 51 lavoratori e lavoratrici a tempo determinato dei 356 dipendenti di IPAB Vicenza. Il concorso porterà all’assunzione di 21 persone, nemmeno metà dei dipendenti precari attuali. 

I rappresentanti dei sindacati dei Pensionati SPI, FNP e UILP parlano di peggioramento delle condizioni di vita degli ospiti anche a causa dell’emergenza covid-19. Sono saltati infatti servizi che rendevano meno pesante la permanenza degli ospiti nella struttura:  non sono ancora ripresi parrucchiere e pedicure, ma anche i servizi di sostegno psicologico e di “animazione”.

Inoltre familiari e volontari da marzo non possono più entrare al Trento e al Salvi per rispetto delle normative anti-covid. Nonostante tutto questo – secondo le organizzazioni sindacali dei pensionati –  è necessario riprendere in mano la situazione. In un momento così complicato con la presenza della “pandemia” semmai sarebbe necessario aumentare la dotazione organica, concludono i pensionati.

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