Vicenza, 1 maggio 2020 – Alle 12 lungo viale Dalmazia in Campo Marzo a Vicenza è andato in scena il flashmob dei commercianti del centro: una protesta silenziosa ma decisa di circa 300 “partite IVA”, che non emettono scontrini da due mesi “e intanto le spese corrono”. I commercianti della città sono esasperati e vogliono riaprire al più presto tutte le attività, convinti di essere in grado di far rispettare tutti gli accorgimenti per evitare i contagi. Curioso che l’iniziativa non fosse autorizzata dalle autorità competenti (un flash-mob così importante è una manifestazione vera!) e che all’inizio di viale Dalmazia vi fosse appeso il cartello con scritto “parco chiuso fino al termine dell’emergenza sanitaria covid-19 – divieto di accesso e stazionamento nei parchi – i trasgressori saranno puniti secondo la legge”.
Probabilmente la legge non è uguale per tutti perché né la Polizia Locale, né gli agenti di Pubbica sicurezza hanno elevato cotravvenzioni! Eppure le forze dell’ordine erano nelle vicinanze.
Per capire il “sentimento” dei commercianti abbiamo intervistato Tatiana Dal Santo, vicepresidente di una delle associazioni, Le Botteghe del Centro …
All’incontro erano presenti gli assessori comunali Silvio Giovine (commercio), Matteo Celebron (lavori pubblici e sport), Valeria Porelli (personale), l’assessore regionale alla formazione al lavoro Elena Donazzan e il Sindaco della città di Vicenza Francesco Rucco …
Di seguito una “copertura” di immagini del flash-mob …
All’incontro erano presenti anche formazioni parapolitiche di destra come “Vicenza ai Vicentini”: il loro striscione chiudeva il flash-mob a metà di viale Dalmazia.