Il Samurai in Vespa per superare la cimice asiatica – di Luz

Il Samurai in Vespa per superare la cimice asiatica – di Luz

Venezia, 2 marzo 2020 – Mentre il coronavirus sta massacrando il Veneto senza pietà, non guardando in faccia a alcuno, almeno una qualche buona notizia (da considerare anche come auspicio affinchè per il coronavirus si possa trovare finalmente un vaccino che lo distrugga) arriva dalla Regione Veneto. Riguarda la lotta contro la temibile e vorace cimice asiatica “marmorata” (sempre lì vengono partoriti guai in serie, a quanto pare). Il vorace insetto, arrivato in Italia nel 2012, nel corso degli ultimi due anni ha pressochè dimezzato i raccolti ortofrutticoli nelle regioni del Nord Italia, causando perdite che i produttori veneti hanno quantificato nell’ordine di circa 160 milioni di euro, quasi un quinto delle perdite contabilizzate dal Ministero dell’agricoltura a livello nazionale.

 Finalmente è stato trovato il nemico naturale, e speriamo mortale, per la dannosissima cimice: la vespa samurai. Sentiamo l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan:”“Finalmente il decreto autorizzativo è arrivato. Il Veneto sarà tra le prime regioni a chiedere di sperimentare da subito l’impiego della vespa samurai come mezzo di contrasto biologico alla cimice asiatica. La ricerca di laboratorio, finanziata dalla Regione e in atto con l’Università di Padova, consente di essere ora in prima fila contro questo flagello”.

 Con l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regione, ora il decreto che autorizza le Regioni all’immissione nei campi della vespa samurai, ha finalmente  il via libera. E così pure il decreto, a firma del ministro delle politiche Agricole Teresa Bellanova, che consente  l’avvio delle procedure di indennizzo dei danni agli agricoltori. Gli 80 milioni di euro stanziati con l’ultima finanziaria saranno interamente destinati agli indennizzi dei danni del 2019 fino all’80% delle perdite accertate sulla produzione lorda vendibile.

“Abbiamo sollecitato i due ministeri per oltre un anno, con un pressing intenso – commenta Pan – perché fosse varato un piano straordinario di ristoro ai produttori colpiti da questa calamità e per consentire l’utilizzo di tutti i mezzi possibili per contrastare la riproduzione di questo insetto alieno, dall’utilizzo delle reti di protezione, all’immissione di insetti antagonisti, fino alla possibilità di sperimentare nuovi prodotti chimici, che impieghino nuovi tipi di molecole. Ora le risposte sono finalmente arrivate e noi siamo pronti: la Regione Veneto ha decretato lo stato di calamità regionale, ha promosso e finanziato gli studi sperimentali propedeutici all’immissione di specie antagoniste, e ha già aperto il bando per censire e indennizzare i danni subiti dai frutticoltori nel 2019. Ricordo che il bando, pubblicato il 14 febbraio scorso, è stato da poco prorogato fino al 29 maggio, in considerazione della fase emergenziale che stiamo vivendo”.

Sempre la Regione Veneto, inoltre, ha già stanziato 4,5 milioni di euro  per finanziare indennizzi e iniziative di prevenzione dei danni e ora darà immediato corso operativo ai due decreti (fermo restando che le risorse stanziate a livello nazionale, e i nuovi aiuti europei in vigore del 1° gennaio prossimo, potranno compensare solo in parte i danni causati dell’insetto alieno). La vera sfida sarà ora accelerare al massimo l’impegno dei servizi fitosanitari regionale e dei ricercatori dell’università patavina, per riuscire a proteggere il più possibile i prossimi raccolti di frutta e ortaggi nell’ormai imminente stagione estiva.

Come dire a voce spiegata:”Forza “samurai in vespa”, straccia la cimice asiatica “marmorata” che ha veramente fatto tanti, troppi, danni. I veneti sono con te!

di Luz

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