Padova, 17 novembre 2020 – La Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari hanno inviato oggi, 17 novembre, in occasione della giornata internazionale del diritto allo studio, una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per focalizzare l’attenzione e la discussione in vista della legge di bilancio su istruzione, università e ricerca.
“In questo momento di eccezionale difficoltà per tutto il Paese – dichiara Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi del Veneto – la nostra generazione sta pagando un prezzo altissimo, in termini di qualità della didattica, ma anche di socialità e di relazione. Non andrà tutto bene se non si investirà immediatamente sulla scuola, se non si ripenserà all’intero impianto dell’istruzione scolastica, dall’organizzazione della didattica fino alla necessaria riforma dei cicli di istruzione, finanziando adeguatamente edilizia, trasporti e strumentazione tecnologica. Il futuro del nostro paese dipende da questo.”
“Oggi siamo di fronte alla seconda ondata: il rischio che siano i più vulnerabili, tra cui studentesse e studenti, a pagare il prezzo più alto ci preoccupa molto – continua Pietro Notarnicola, Coordinatore dell’UDU Padova – Non andrà tutto bene se l’università non sarà finalmente gratuita e accessibile a tutte e tutti, un percorso realizzabile, se ci fosse la volontà politica di inserire una tassa patrimoniale e favorire una più equa distribuzione dei redditi e delle risorse. L’epidemia ha rivelato una fortissima carenza di personale medico e sanitario, e ha dimostrato che è solo investendo sulla formazione, sulla ricerca e sui giovani che potremo superare questa crisi.”
“Nella giornata internazionale dello studente – continua – abbiamo deciso di far sentire la nostra voce anche sul territorio, siamo stanchi di rimanere a guardare mentre il nostro futuro diventa sempre più precario, a partire dai nostri diritti di studentesse e studenti. Oggi abbiamo portato il nostro striscione davanti a Palazzo Bo per non essere dimenticati, richiedendo maggiori investimenti in Diritto allo Studio, aumentando la platea di idonei non beneficiari alla borsa e potenziando i servizi di residenza e di consumo pasti, non solo per questo periodo, ma per il futuro di tutta la comunità studentesca. Al contempo abbiamo lanciato anche un fotomob per coinvolgere le migliaia di studenti e studentesse chiusi in casa a causa delle nuove restrizioni. Serve ripensare tutto il sistema di istruzione in un ottica che sappia andare oltre all’emergenza sanitaria.
Non andrà tutto bene se non andremo #dirittialfuturo “.
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