Regionali 2020, a Vicenza scoppia ancora la guerra dei manifesti: il “Boccio” copre il “Possa”

Regionali 2020, a Vicenza scoppia ancora la guerra dei manifesti: il “Boccio” copre il “Possa”

Vicenza, 4 agosto 2020 – Chi ha detto che le campagne elettorali oggi si facciano solo sui socialnetwork?

Proprio no, tutto il resto sopravvive. E i cartelli giganti affissi lungo le strade e i piazzali cittadini hanno ancora un loro ruolo nella comunicazione e promozione politica.

Lo dimostra la sovrapposizione scientifica avvenuta la scorsa settimana (e di cui troviamo i segni oggi in zona Mercato Nuovo, e non solo) dei manifestini in formato A3 dell’Acampada Solidale organizzata venerdì scorso in piazza Matteotti a favore dei senzatetto.

Iniziativa che ha fatto tanto arrabbiare l’assessore alla cultura del Comune di Vicenza Simona Siotto per gli striscioni attaccati con lo scotch alle colonne palladiane di palazzo Chiericati. Il centro destra cittadino ha espresso il suo massimo dissenso sui social (questa volta sì) per l’offesa al monumento palladiano, lanciando strali verso la Questura che non avrebbe avvertito sulle modalità della manifestazione.

Come se i disobbedienti potessero diventare improvvisamente obbedienti e avessero davvero avvertito per filo e per segno la Digos su cosa avrebbero fatto una volta in piazza Matteotti!

I manifestini di Acampada Solidale sono finiti sopra al faccione (ingrandito oltre la scala reale) di Giacomo Possamai candidato alla carica di consigliere regionale nella lista del Partito Democratico per la provincia di Vicenza.

A testimoniare che tra l’ambiente di coloro che furono i “No Dal Molin” che sostennero 12 anni fa l’elezione di Achille Variati (anche se non tutti) e il candidato 30enne del PD non correrebbe buon sangue … politico.

Prima o poi il sottosegretario Variati farà qualche passeggiata a Vicenza per sostenere i candidati del PD locale per le elezioni regionali: chissà se riuscirà a ricucire tra PD e Bocciodromo.

Per chiudere: col rischio di essere spernacchiati dagli ambienti che frequentano l’ex dopolavoro ferroviario ricordiamo che il manifestino di Acampada rappresenta “affissione abusiva” ed anche probabilmente una violazione più grave rispetto alla legge che sancisce il diritto alla propaganda elettorale e ne regola le modalità.

Se si è dalla parte della legalità e dello Stato di Diritto in questo caso ad essere spernacchiati è un onore!

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