Padova, 4 luglio 2022 – Il professor Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale del Veneto in una nota in cui esprime vicinanza alle famiglie delle vittime decedute sotto la slavina-frana della Marmolada di ieri pomeriggio, domenica 3 luglio 2022, porta alla ribalta le dichiarazioni del gestore della rifugio Capanna Punta Penia: gli esperti avevano avvisato chi vive di turismo sulla Marmolada dell’instabilità e pericolosità del ghiacciaio.
«Non è il momento delle polemiche, questo – afferma Lorenzoni, che non svela completamente le sue fonti -, ma della vicinanza ai familiari delle vittime e dei dispersi, oltre che ai soccorritori che da ieri pomeriggio si stanno adoperando senza sosta, anche mettendo a rischio la propria incolumità».
Il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale del Veneto Arturo Lorenzoni (Gruppo misto) esprime il proprio cordoglio: «Per quanto accaduto in Marmolada richiamo, tuttavia, le parole di Carlo Budel, il gestore del Rifugio capanna Punta Penia, custode rispettoso della montagna e di tante altre persone che vivono nelle Dolomiti: ‘Nei giorni scorsi ci avevano messo in guardia, ma il loro appello non è stato ascoltato’.»
Carlo Budel ha dichiarato al Gazzettino (oggi 4 luglio 2022) che “la Marmolada andava chiusa … è giorni che sentivo scorrere l’acqua sotto il ghiacciaio … doveva essere chiusa la via normale verso la vetta che passa sopra il ghiacciaio”.
«Il crollo devastante di ieri è andato oltre la peggiore immaginazione, con lo strazio di decine di vite trascinate via in un soffio – prosegue il professor Lorenzoni -. Abbiamo trasformato irreversibilmente l’ambiente in cui viviamo, e il prezzo che stiamo pagando, purtroppo, diventa sempre più alto giorno dopo giorno».
«Sono vicino a tutte le famiglie coinvolte nel dramma della Marmolada – conclude Lorenzoni – lacerato dalla consapevolezza che in questa, come in tante altre occasioni, è difficile parlare di una tragica fatalità. Davvero il dramma che si è consumato in quota è un dolore troppo grande per tutti coloro che amano le nostre montagne».