Venezia, 27 febbraio 2021 – L’Assessore Regionale al Lavoro del Veneto e Responsabile Nazionale del Dipartimento Lavoro e Crisi Aziendali di Fratelli d’Italia Elena Donazzan commenta così l’obbligo di assunzione di 60mila rider ordinato dalla Procura di Milano alle aziende di delivery: “la dimensione del Paese reale non ha trovato spazio nei deliri di onnipotenza e di controllo del decisore centrale: la proposta di soluzione al problema dei rider avanzata dalla magistratura, invece di risolvere la questione rischia di peggiorare le cose”.
“Il Tribunale di Milano ha condannato all’assunzione a tempo indeterminato i lavoratori di questo comparto: parliamo di un settore per cui vanno certamente trovate soluzioni contrattuali e di protezione sociale, perché siamo nella piena deregolamentazione, ma alle volte la soluzione è peggio del male” continua Donazzan, “finirà con un vorticoso giro di assunzioni a tempo determinato non rinnovate, quando la vera soluzione era quella dei voucher per un lavoro che non è quello ‘per tutta la vita’, ma una soluzione temporanea per giovani studenti, disoccupati che responsabilmente accettano questo impiego in attesa di qualcosa di più solido”.
“Ricordo che i voucher furono cancellati a causa di una battaglia ideologica, e che oggi l’assenza di una scelta politica lascia il passo a interpretazioni della Magistratura che non dovrebbero esserci in quanto campo. Il lavoro è scelta politica, e l’invasione di un campo lasciato vuoto, da parte di un Magistrato, può creare problemi anche maggiori” continua ancora l’esponente veneta di Fratelli d’Italia, che conclude “il lavoro, che è vita per i lavoratori, le famiglie, le imprese non può essere trattato né con visione ideologica, né con incapacità politica, perché i danni sono il distacco totale dal Paese reale e dai suoi bisogni”.