CSI Vicenza – Centri estivi accessibili a tutti, non solo a chi può pagare le quote

CSI Vicenza – Centri estivi accessibili a tutti, non solo a chi può pagare le quote

Vicenza, 6 maggio 2021 – I bambini sono fermi da un anno abbondante (tra limitazioni nelle attività pomeridiane e dad), ed hanno già perso tante possibilità di crescita sociale e di movimento a causa della pandemia da Covid-19. Ora è urgentissimo ridare loro la possibilità di stare assieme e crescere assieme: ecco perché vanno incentivati i Centri ricreativi estivi, che per il CSI- Centro Sportivo Italiano non è solo ricreazione fine a sé stessa ma anche proposta educativa e sportiva.

E poi c’è da notare che in questo periodo pochi sono stati i bambini che hanno usufruito del servizio pre e post scuola che viene proposto dal CSI negli istituti comprensivi del capoluogo, per ovvie ragioni legate al covid: quest’anno l’ente di promozione sportiva ha lavorato con un centinaio di ragazzini delle elementari, quando gli anni scorsi erano sempre stati più del doppio. E anche i numeri dei bimbi presenti nei centri estivi nell’estate del 2020 è stato contenuto: circa 50-60 bimbi in media al giorno per i mesi di luglio e agosto e la prima settimana di settembre; negli anni precedenti anche nel caso dei centri estivi i bambini erano diverse centinaia.

“Quindi è necessario fare di più – afferma il presidente Francesco Brasco: bisogna permettere l’accesso ai CRE (centri ricreativi estivi) nelle strutture scolastiche anche alle famiglie in difficoltà e dove sia possibile crearne di nuovi negli oratori delle parrocchie. Questa è la nostra intenzione: non possiamo abbandonare i bimbi a situazioni solitarie davanti agli schermi dei videogiochi per giornate intere, sarebbe un dramma”.

Centri estivi per l’infanzia dell’estate 2020 alla Malfermoni di Vicenza

Intanto anche quest’anno il Centro sportivo Italiano di Vicenza (come ente no profit) ha beneficiato del cinque per mille (5×1000) ovvero di quella quota di imposta IRPEF che lo Stato italiano ripartisce per sostenere attività socialmente rilevanti.

Il comitato provinciale di Vicenza ha deciso nell’ultima riunione del Consiglio provinciale di destinare i 648 euro arrivati per gli ultimi due anni ad un servizio di sostegno alle famiglie in difficoltà per l’inserimento di minori nei centri estivi 2021.

“Abbiamo deciso di impiegare queste risorse, anche se esigue – afferma il presidente Francesco Brasco -, per incrementare il fondo che il CSI ha finalizzato per dare una mano alle famiglie in difficoltà economica che usufruiscono dei nostri centri estivi”. Anche il Comune e l’Ipab Minori di Vicenza offrono il loro contributo, ma di fronte alla grave crisi che ha portato la pandemia è necessario rafforzare questi strumenti”. Infatti il Csi di Vicenza gestisce non solo i Centri estivi comunali per l’infanzia (scuole materne), ma anche per i ragazzini delle elementari nelle parrocchie, ad esempio ai Carmini di Vicenza.

“Anche i genitori che si trovano momentaneamente con il conto corrente in rosso – continua il Presidente – devono avere l’opportunità di dedicare del tempo al lavoro o alla ricerca di una nuova occupazione. Per questo è bene che anche i loro figli possano accedere ai CRE”.

Le maestre dei centri estivi per l’infanzia del CSI di Vicenza nell’estate 2020

Il CSI di Vicenza lancia un appello


C’è bisogno di maggiori risorse per far fronte alle esigenze dei genitori quelle pubbliche non bastano: il presidente del CSI- Centro sportivo italiano – Comitato di Vicenza chiede a cittadini, simpatizzanti e a tutti i tesserati CSI e agli sportivi in genere di indicare nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale del CSI di Vicenza: 80018750242. “Un gesto che non ci costa nulla – conclude – e che ci permette di incrementare di anno in anno il fondo che destiniamo a iniziative di integrazione sociale nella nostra attività educativa e sportiva”. 

Coloro che invece volessero dare una mano consistente possono usufruire della deducibilità della donazione ad un ente no profit come il CSI.

Per quanto riguarda gli oratori e quindi le parrocchie il CSI è disposto a contribuire diffondendo la buona prassi delle attività dei centri estivi e di quelle post scolastiche, esperienze maturate in decenni di lavoro educativo e sportivo.

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