Nel secondo trimestre 2014, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni ha registrato una flessione del -0,7%, in linea con lo scorso trimestre (era -0,5%).
L’analisi congiunturale sul settore delle costruzioni, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente.
Rispetto allo scorso anno sono le imprese non artigiane a soffrire maggiormente (-1%), mentre quelle artigiane segnano una variazione negativa meno marcata (-0,4%).
Lo stesso andamento emerge per il dato tendenziale dove le imprese non artigiane (-1,9%) segnano una flessione più marcata rispetto a quelle artigiane (-0,1%).
Il rallentamento, in linea con l’andamento nazionale, si deve a molteplici fattori e in primo luogo alle incertezze finanziarie ed economiche delle famiglie e degli investitori, che hanno ridotto la propensione all’investimento anche a fronte del forte sistema di incentivi per le riqualificazioni (50%) e l’efficientamento energetico (65%).
Altro elemento negativo a livello regionale è stata la fase di dibattito sull’approvazione e rinnovo del “piano casa”.
Un dato tendenziale positivo va invece segnalato per le province di Verona e Rovigo, nelle quali le dinamiche degli ordini sono positive rispettivamente del +0,7% e +0,3%.
A differenza delle altre province, Rovigo presenta indicatori tutti positivi: +0,2% fatturato (unica in Veneto), +0,3% ordini e +0,4% occupazione (Venezia +5,7%).



