Cities 2030: anche a Vicenza il progetto EU su cibo e economia circolare

Cities 2030: anche a Vicenza il progetto EU su cibo e economia circolare

Vicenza, 1 febbraio 2021 – Entra nel vivo il progetto europeo “CITIES2030 – Co-creating resIlient and susTaInable food systEms towards FOOD2030” su innovazione e ottimizzazione dei cicli di produzione, distribuzione e smaltimento di cibo a livello urbano che vede tra i partner il Comune di Vicenza. Partner associato dell’amministrazione comunale è la Biblioteca Internazionale “La Vigna” che gestirà sul piano operativo le attività previste, in collaborazione con il servizio Ambiente.

Finanziato dal Programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 nell’ambito del bando “FOOD 2030 – Potenziare le città come agenti di trasformazione del sistema alimentare”, il progetto beneficia di un contributo di 11.779.827,25 euro, suddiviso tra quarantuno partner pubblici e privati di diciannove Paesi europei, coordinati dall’Università Ca’ Foscari di Venezia. Al Comune di Vicenza è stato assegnato un contributo di 400.750 euro, di cui 170.000 da destinarsi a ”La Vigna”.

“ Far parte di questo progetto – dichiara l’assessore all’ambiente Simona Siotto – rappresenta non solo per il Comune di Vicenza, ma per l’intera area urbana un’opportunità significativa per prendere coscienza delle buone pratiche già in essere, valorizzarle e innovarle. Dagli orti urbani al servizio di trasporto su mezzi elettrici gestito da “Veloce”, alla capacità di riciclare circa il 70% dei rifiuti, Vicenza su questi temi già c’è. Ottimizzare il sistema alimentare urbano rappresenta del resto un tassello rilevante dello sviluppo sostenibile promosso dalla nostra amministrazione. Ringrazio l’architetto Raffaella Lioce, del consiglio di amministrazione della Vigna, per aver promosso l’adesione di Vicenza a un progetto da cui mi aspetto risultati molto concreti e operativi”.

Giovedì 28 e venerdì 29 gennaio i partner si sono incontrati virtualmente per la prima volta, allo scopo di analizzare il contesto generale delle politiche sul cibo, condividere una panoramica generale delle azioni da porre in essere, evidenziare il ruolo e le attività che ciascuno dei essi dovrà realizzare, secondo un cronoprogramma definito nel dettaglio. Ha coordinato i lavori Nicola Camatti dell’Università di Venezia.

Per Vicenza, nello specifico, si tratterà di sviluppare e gestire dei laboratori locali, aperti alla partecipazione di tutte le parti interessate all’ottimizzazione del sistema alimentare vicentino; organizzare training e coaching workshop; realizzare azioni pilota ed eventi in ambito di economia circolare. CITIES2030 si prefigge infatti di innovare e ottimizzare i cicli di produzione, distribuzione e smaltimento di cibo a livello urbano, con l’obiettivo di supportare le città ad attuare le misure di cui al Patto di Milano e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG 11 delle Nazioni Unite), nonché l’agenda 2030.

Tra gli interventi di questa due-giorni vanno ricordati quelli di Alessandro Chiodini, funzionario dell’Unione Europea per il Programma Horizon; Bruno Sales da Silva, dell’Associazione Europea di Ricerca di Istanbul, ideatore del progetto; Donata Gaspari, dell’ufficio Politiche Comunitarie del Comune di Vicenza, che ha riepilogato gli interventi attuati dal Comune di Vicenza in ambito di cibo ed economia circolare (dagli orti urbani al servizio di trasporto su mezzi elettrici gestito da “Veloce”, alla capacità di riciclare circa il 70% dei rifiuti, come ricordato dall’assessore); Raffaella Lioce e Francesca Borga di E.P.C. che hanno illustrato la struttura generale in cui si articola il progetto. E’ stato poi affidato ai singoli partner, responsabili di ogni pacchetto di lavoro, il compito di illustrarne caratteristiche ed attività. Si va da interventi di governance multilivello in attuazione delle politiche di sostenibilità urbana centrate sul sistema alimentare e sull’economia circolare, allo sviluppo di una piattaforma digitale a supporto dell’innovazione dei processi decisionali e dello scambio di esperienze, all’attivazione di start up innovative a supporto della nuova economia urbana circolare, senza dimenticare il segmento dedicato alle attività di informazione, comunicazione e disseminazione.

Il progetto ha una durata di quattro anni e si concluderà il 30 settembre 2024.

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