Caso Pfas e Solvay a Spinetta di Marengo – Le Mamme No Pfas: “La politica dica no a queste produzioni”

Caso Pfas e Solvay a Spinetta di Marengo – Le Mamme No Pfas: “La politica dica no a queste produzioni”

Lonigo (Vicenza), 19 giugno 2022 – Grazie a un’inchiesta giornalistica di RTBF, televisione nazionale Belga, le Mamme NO PFAS del Veneto hanno appreso la notizia che il sangue dei cittadini di Spinetta Marengo è contaminato da PFAS (il servizio di Alessandria News del 17 agosto 2022).
Questo purtroppo conferma la presenza di un inquinamento diffuso e gravissimo anche intorno allo stabilimento piemontese Solvay che continua a produrre queste pericolose sostanze chimiche.
La popolazione esposta a questi inquinanti, oramai onnipresenti (La Stampa di Torino il 18 agosto 2022) è sempre più ampia.
«La vicenda di Spinetta Marengo dimostra che i PFAS rappresentano un problema nazionale e pertanto chiediamo con forza che venga risolto in modo definitivo». Così esordiscono in una nota le Mamme No Pfas del Veneto.

IN ANTEPRIMA L’INTERVISTA CON UNA COMPONENTE DELLA TROUPE

Come riferisce Alessandria News il giornalista che ha condotto l’attività è Emmanuel Morimont, il regista Hevia Garcia Santos. L’inchiesta sarà trasmessa in autunno.
Valerie Dupont ha collaborato per la sequenza girata in Italia.
E’ stato anticipato che il sangue dei due gruppi di persone prese in considerazione (vedere articolo su Alessandria News), è stato analizzato dagli scienziati del  CHU – policlinico universitario di Liegi (Belgio) e dell’Università di Liegi: nello specifico dalla dottoressa Corinne Charlier (primaria del servizio di tossicologia Chu Liegi), dalla dottoressa Catherine Pirard (responsabile del settore ambientale del servizio di tossicologia) e dal dottor Gauthier Eppe (professore di chimica molecolare e responsabile del laboratorio Mass Spectrometry Lab dell’Università di Liegi).

E continua la nota delle Mamme No Pfas di Vicenza, Verona e Padova: «I PFAS sono veleni e come tali devono essere trattati».

«Chiediamo alle istituzioni piemontesi di prendere provvedimenti immediati facendo partire uno studio epidemiologico.
Sollecitiamo le istituzioni venete ancora una volta a mettere in atto quanto già più volte chiesto: avviare da subito lo studio epidemiologico come già indicato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Non possiamo lasciare soli le/gli abitanti di Spinetta Marengo che, come noi, sono vittime di aziende chimiche senza scrupoli».

«È tempo che la POLITICA, a tutti i livelli, cominci a occuparsi concretamente del problema PFAS – sottolineano le Mamme No Pfas -, vietandone lo scarico, bonificando tutti i siti interessati e avviando un processo legislativo di messa al bando di queste sostanze al fine di tutelare la salute dei territori e della popolazione.
Ci chiediamo con quale coraggio coloro che inquinano, e coloro che permettono che ciò avvenga, riescano a guardare negli occhi i loro figli».

La rete NO PFAS si allarga, coinvolgendo i cittadini attivi di diverse regioni italiane, ma stringe le sue maglie sempre più, affinché nessuno possa permettersi di giocare sulle nostre vite e sul futuro delle generazioni che verranno.

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