L’11, 12 e 13 ottobre (21.00) il 71° Ciclo di Spettacoli Classici prosegue al Teatro Astra con Oro colato, spettacolo in prima assoluta, ideato appositamente per il Festival. Prodotto da La Piccionaia, Oro colato nasce da una scrittura “a 10 mani” che unisce per la prima volta in uno stesso lavoro la vena dissacrante di Enrico Castellani, Marta Dalla Via, Diego Dalla Via, Carlo Presotto e Valeria Raimondi – tutti nella doppia veste di autori ed interpreti – per raccontare la nostra relazione con il denaro, il potere e l’idea di comunità.
Oro colato è uno spettacolo provocatorio e iconoclasta che utilizza l’arma di un’ironia tagliente per fare a pezzi l’idolatria del denaro, a partire dalle vicende che, dagli sportelli bancari agli spalti dello stadio, hanno interessato negli ultimi anni la città di Vicenza. Vicende che sono al contempo l’emblema di un fenomeno più vasto, che chiama in causa temi come il desiderio e le meccaniche di attribuzione del valore, sia materiale che immateriale; e ancora l’indignazione, la credulità, il tradimento della fiducia.
“In questi ultimi anni il mito del denaro ha mostrato tutte le sue degenerazioni – spiegano i cinque artisti -. Il velo del Nordest è caduto e siamo rimasti tutti nudi insieme a lui. La città si prepara alla prossima sciagura su cui stare zitta, ma il silenzio non è sempre d’oro. Lo spettacolo è uno sguardo dissacrante sul presente, una lente d’ingrandimento che deforma ogni banconota fino a renderla fuori formato, perché questo è l’unico modo in cui possiamo vederla per ciò che è. Non offre soluzioni e non guarda con nostalgia al passato, ma interroga continuamente sia noi stessi che il pubblico: in un tempo senza pólis il teatro può essere politico? In un tempo senza comunità una decisione può essere collettiva? In un tempo senza popolo una banca può essere popolare? ‘Oro colato’ non vuole consolare i risparmiatori né dare voce al loro risentimento. Non c’è un ‘voi’, un ‘loro’ e un ‘noi’: la sete di ricchezza non risparmia nessuno”.
Curato da Roberto di Fresco e Luca Scotton per le luci e l’audio, lo spettacolo sigla la collaborazione, avviata la scorsa primavera con la nomina della nuova direzione artistica composta dai 5 artisti, tra La Piccionaia e le due compagnie venete annoverate tra le più innovative nel panorama contemporaneo nazionale dell’ultimo decennio. Una sinergia nata a partire da un’idea condivisa di teatro come motore dialettico di cambiamento e di messa in discussione della realtà: un teatro politico, capace di raccontare e interrogare la contemporaneità, dare voce a potenziali scenari di futuro e farsi carico delle istanze di una società in profonda trasformazione.
(Foto di Eleonora Cavallo – Fonte: La Piccionaia)