A VicenzaOro non solo pro Palestina, anche pro Israele

A VicenzaOro non solo pro Palestina, anche pro Israele

Oggi 22 settembre 2018 verso le 12,45 due sostenitori del popolo israeliano hanno tirato fuori dalla borsa altrettante bandiere con la stella di David. Il fatto è avvenuto sotto al gazebo dei taxi tra l’edificio della Fiera di Vicenza (oggi IEG) e la rotatoria di via del Commercio e via dell’Oreficeria. E proprio davanti al presidio autorizzato dei filopalestinesi che protestavano (e protestano ogni anno) per la presenza di Israele alle manifestazioni fieristiche vicentine, invitando al boicottaggio dei prodotti istraeliani.

A mettere in pratica questo gesto due cittadini italiani (in foto) e rsidenti nel vicentino, Paola Farina e Enrico Richetti.

“Non abbiamo fatto nulla di male”, ha affermato il professionista vicentino Enrico Richetti, “siamo passati lì con la bandiera di Israele, e i manifestanti “autorizzati” ci hanno affrontato con forme verbali violente. Poi la polizia ci ha separati e noi abbiamo obbedito agli agenti!”

Richetti sottolinea come queste persone facenti parte di diversi gruppi e associazioni pro-palestinesi (anche un partito: Potere al Popolo) di fatto non sono per nulla solidali con quel popolo: infatti protestano contro Istraele, ma non dicono nulla quando i palestinesi muoiono in Siria o in Libano. “E contro la Turchia che occupa Cipro o contro la Cina che occupa il Tibet questi signori non protestano? perché sempre e solo contro Israele e il popolo israeliano?”

“Noi non vogliamo male agli israeliani”, ha urlato il pacifista Morteza Nirou (esule iraniano) avvolto in  una kefià palestinese, “ma protestiamo contro il governo e lo Stato di Israele che detiene con motivazioni politiche in carcere i palestinesi e contro l’esercito della stella di David che uccide i palestinesi durante le manifestazioni …”

Sulla questione dei detenuti politici palestinesi nelle carceri di Isralele bisognerebbe approfondire: sono tutti dei pacifisti o vi sono parecchi terroristi?

Sul posto subito la Digos della Questura presente in forze per l’inaugurazione del salone di Vicenza Oro. Gli agenti di polizia hanno separato le due fazioni e riportato la calma dopo 10 minuti. C’è da dire che sono “volate” solo parole!

“Queste persone non hanno per nulla presente quale sia la reale situazione in Israele nata da situazioni storiche che hanno orgine negli ultimi due secoli”, conclude Richetti, conscio di aver messo a segno una provocazione che farà parlare: “questa gente dovrebbe allora boicottare anche prodotti come le chiavette USB che sono state inventate in Istraele e dovrebbero gettare i loro smartphone nel cestino visto che parte dei componenti dei telefoni di oggi sono stati brevettati proprio in Mediooriente nello stato di Israele”.

 

 

 

 

 

pro israele

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