A Vicenza anche gli artisti “votano” Sì ai 5 Referendum

A Vicenza anche gli artisti “votano” Sì ai 5 Referendum

Sono una trentina le iniziative pubbliche messe in campo dalla Cgil in provincia di Vicenza a cui si aggiungono quelle dei partiti e delle associazioni; invece sono 130 i banchetti e punti volantinaggio organizzati nell’ultimo mese e mezzo, soprattutto nei mercati cittadini, paesani e rionali e anche nelle zone industriali della provincia. Ma il numero più consistente riguarda le assemblee nei luoghi di lavoro organizzate dalle categorie sindacali a cui si aggiungono quelle dallo SPI, il sindacato pensionati della Cgil: in tutto 430 appuntamenti nel giro di un paio di mesi.
Sono questi i numeri della campagna referendaria messa in opera dal sindacato sul territorio.
E giovedì 5 giugno 2025 dalle ore 18 si chiude con il Festival “Lavoro e Cittadinanza” al Parco delle Fornaci tra il Mercato nuovo e viale Crispi. Sul palco tanta musica e cabaret con Elli De Mon, Phill Reynolds, Horea Sas, il Mago del Gelato e Dutch Nazari. In mezzo l’intervento della segretetaria generale nazionale della Funzione Pubblica Serena Sorrentino a Vicenza per l’occasione.

PUGGIONI (CGIL): “Questa è una battaglia per un futuro migliore per tutti! No all’astensionismo!”

“La sera del 5 giugno mettiamo a disposizione ad ingresso libero un momento di festa aperto a tutti e tutte – afferma il segretario generale della CGIL di Vicenza Giancarlo Puggioni -. Sarà un momento importante per concludere una campagna referendaria straordinaria che ha visto un crescendo di partecipazione importante, dai luoghi di lavoro alle piazze di tutta la nostra provincia. La battaglia per costruire un futuro migliore per le persone che per vivere hanno bisogno di lavorare farà tappa l’8 ed il 9 giugno. Sarà un appuntamento importante che può cambiare le prospettive di vita e di lavoro di milioni di persone, migliorando la situazione attuale senza togliere nulla ad altri. E Sarà l’occasione perché si affermi quella volontà popolare che chiede alla politica di fare qualcosa per migliorare la nostra società, a partire dalle condizioni di vita e di lavoro dei giovani per una prospettiva di vita e di lavoro nel nostro Paese”.
“La festa del 5 giugno – prosegue Puggioni – la offriamo a quanti credono in questa battaglia, a quanti hanno condiviso tutto il percorso, a quanti continueranno a lottare per i diritti e per il lavoro anche dopo il 9 giugno”.
“In questi mesi di assemblee ed incontri abbiamo avuto di parlare con tantissime persone – racconta il segretario generale della Cgil Vicenza -, molte deluse dalle politiche fatte in questi e sfiduciate che non si possa cambiare e per questo hanno scelto da molto tempo di non votare. Molte di queste hanno capito però che questo appuntamento elettorale non è come gli altri, non si vota qualcuno a cui deleghi di rappresentarti e di fare qualcosa, sei tu con il tuo voto che determini il cambiamento”.
“Il 5 giugno festeggeremo la voglia di cambiare e di fare qualcosa di importante nell’interesse generale – spiega Puggioni -, consapevoli che una società cresce se crescono i diritti e le opportunità, se milioni di persone vengono liberate dalla loro condizione di ricattabilita, se la partecipazione popolare torna ad essere protagonista”.
E conclude il segretario della CGIL vicentina: “Ringrazio tutto il comitato organizzatore, i tantissimi e le tantissime volontarie, gli artisti che attraverso la loro creatività sapranno trasmettere a tutti ed a tutte la speranza che cambiare è possibile ed ora è il momento di farlo respingendo l’invito all’astensione di chi non vorrebbe cambiare nulla”.

RIGOBELLO (Fornaci Rosse): “Sul palco artisti in prima fila per l’impegno politico-sociale!”

“Ci sembrava giusto contribuire a realizzare un evento di portata culturale e musicale come questo festival “Lavoro e Cittadinanza” per avvicinare le generazioni e interessare anche gruppi di persone che altrimenti non verrebbero ad un evento esclusivamente politico-sindacale”. Lo afferma Giuseppe Rigobello, presidente di Fornaci Rosse, che prosegue: “Abbiamo organizzato assieme a tutte le realtà che hanno contribuito alla campagna referendaria un evento di spessore multiculturale, che porta sul palco artisti che comunque vivono un loro impegno politico trasversale non solo nella vita ma anche nelle loro produzioni! Ci fa piacere che nell’arte e nella musica ci sia nuovamente spazio per un impegno di tipo etico e sociale!”

BREVI BIO SUGLI ARTISTI AL FESTIVAL “Lavoro e cittadinanza” al Parco Fornaci sul palco giovedì 5 giugno 2025

Elli de Mon è one woman band. Combatte i suoi demoni con lo strumento a lei più congeniale: la musica. Un blues nuovo, fatto di slide selvaggi e contaminato da influenze punk (Elli militava anche negli Almandino Quite Deluxe), e dalla musica indiana, grande amore di Elli.

Phill Reynolds è l’alter ego dark alt-country del singer-songwriter e one man band veneto Silva Martino Cantele. Nell’ottobre scorso per il suo impegno sociale fu fermato dalla polizia di frontiera bulgara insieme al Collettivo Rotte Balcaniche e a No Name kitchen per aver chiesto assistenza medica per otto migranti in fuga dalla Siria in fiamme.

Horea Sas, nato in Transilvania, poi immigrato in Italia con la famiglia, prima a Milano e poi in Veneto, a Carpané. Inizia ad esibirsi nel 2019 al Teatro l’Avogaria di Venezia, frequentando poi il circuito dei piccoli comedy club italiani con i suoi primi monologhi. Nel 2020 partecipa alla settima stagione di Stand Up Comedy su Comedy Central. Produce nel frattempo musiche originali per speciali di stand-up comedy, rassegne comiche e locali. Dal 2021 inizia a portare in scena il suo primo spettacolo completo “1h di stand up comedy”. Recenti le sue partecipazioni a Propaganda Live su La7.

Funk, afrobeat e jazz, questi fondamenti de Il Mago Del Gelato, una miscela sensuale e movimentata dove i sapori del mediterraneo e lo spirito di via Padova (Milano) si fanno strada tra fiati avvolgenti, groove trascinanti e melodie cariche di freschezza.
Il Mago del gelato sono quattro musicisti, affascinati dal mondo e dalla sua trasversalità e questa forte curiosità, sia musicale sia culturale, è sintetizzata nel loro lavoro. Rubano il nome ad un bar di Via Padova a Milano, dove loro come il resto del quartiere si ritrova per bere un caffè in una mescolanza di lingue e culture diverse.

Dutch Nazari, pseudonimo di Edoardo Nazari, detto Duccio, nato e cresciuto a Padova e nell’abiente hip hop padovano dove entra a far parte del Collettivo Massima Takenza. Trasferitosi a Trento per motivi di studio fonda con Alessandro Burbank e Luca Patarnello (Sick et Simpliciter) il collettivo Motel Filò.
Nel 2014 il suo primo contratto discografico con Giada Mesi, etichetta fondata da Dargen D’Amico. Da segnalare tra le altre anche le collaborazioni con Willie Peyote, e Tony Boy.

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