“I quesiti e i timori sollevati dal Comitato Porta Nord di Vicenza sono giustificati: va trovata la soluzione migliore per il nodo del Moracchino al fine di evitare che la costruzione della tangenziale Nord crei problemi seri alle attività economiche locali”. Lo afferma il consigliere regionale Costantino Toniolo (NCD) che sta seguendo da vicino tutti gli aspetti riguardanti la progettazione definitiva dell’opera viaria finanziata grazie all’intervento deciso del Ministro Maurizio Lupi.
“Per risolvere l’intersezione tra la Tangenziale e la Strada Comunale Pasubio (ex statale), nei progetti è prevista una rotatoria a raso, ma ritengo che vada valutata anche la soluzione del viadotto. La scelta dipende anche dal rapporto costi-benefici”, prosegue Toniolo, “e tra i costi vanno messi in conto gli espropri, e anche il valore sociale ed economico delle diverse attività che insistono sulla vecchia statale e che nella zona del Moracchino impiegano circa 70 persone, che significa altrettante famiglie sostenute da un reddito”.
“In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo”, continua il consigliere regionale del NCD, “dobbiamo soppesare tutte le scelte col bilancino di precisione. L’ho fatto presente questa mattina al Sindaco di Vicenza, che ha capito il problema e si è detto disposto ad incontrare entro una settimana i rappresentanti del Comitato e di valutare assieme le scelte da fare e le istanze da presentare all’ANAS per il progetto esecutivo”.
La volontà del Comitato Porta Nord, che coincidono con la presa di posizione di alcune categorie economiche, è quella di mantenere l’ex statale Vicenza-Motta (strada Comunale Pasubio), così com’è e non di realizzare una rotatoria a raso al Moracchino che stravolgerebbe l’assetto urbanistico del luogo. La proposta alternativa del Comitato è quella della realizzazione di una sopraelevata che vada ad innestarsi successivamente alla viabilità ordinaria esistente. “Ovviamente bisogna considerare anche le esigenze della popolazione residente e flussi pedonali e ciclistici tra i quartieri e i paesi limitrofi”, conclude Toniolo: “è evidente che non si può costruire una nuova arteria senza tenere presente le esigenze dei cittadini: altrimenti da una parte risolveremo finalmente i problemi degli abitanti di viale del Sole e dell’Albera, zone oggi trafficatissime, ma dall’altra rischieremmo di creare nuovi problemi agli abitanti e alle attività economiche di Maddalene, Moracchino e Costabissara-Motta. Le cose devono essere fatte con testa e buonsenso”.