Roma, 26 novembre 2020 – “Vaia, la terribile tempesta del 26-30 ottobre 2018, in Veneto ha distrutto 42.500 ettari di foreste e abbattuto oltre nove milioni di metri cubi di piante soprattutto nelle zone dell’Agordino, del Cadore, del Feltrino, del Comelico e del Vicentino (Altopiano di Asiago/Sette Comuni)”. Così esordisce Silvia Covolo, già sindaco di Breganze e consigliera provinciale di Vicenza e ora deputata della Lega di Salvini.
“A causa del Covid – prosegue l’onorevole Covolo – le attività di recupero del legname e pulizia dei boschi sono state notevolmente rallentate e poiché questa catastrofe ha un grossissimo impatto ambientale ed economico per i territori interessati e sta mettendo in difficoltà la già fragilissima economia montana e i comuni interessati dalla tempesta, dove per almeno i prossimi trent’anni non si potranno più tagliare gli alberi e vendere legname, ho chiesto al governo di intervenire urgentemente: il presidente Conte prolunghi lo stato d’emergenza fino alla fine del 2022 così da consentire il termine dell’esbosco e il ripristino delle strade locali e dei percorsi naturalistici”.
E sottolinea Covolo: “A due anni da Vaia le amministrazioni comunali altopianesi si trovano a fare i conti con un esbosco che proseguirà ancora per circa 18 mesi e, nello stesso tempo, a dover avviare il ripristino delle strade silvopastorali, logorate dal passaggio dei camion forestali, e dei boschi e percorsi naturalistici sconvolti dalla tempesta. Il governo non lasci soli questi sindaci e le loro comunità”.
QUI-1 e QUI-2 foto professionali ad alta risoluzione sul disastro di VAIA in Altopiano di Asiago subito dopo il disastro di due anni fa!