Veneto, 21 agosto 2020 – Violenze sessuali consumate durante gli incontri pagati dalle vittime come pratica assolutamente necessaria per essere “libere” e superare i loro blocchi mentali e pregiudizi che non consentivano di conseguire il benessere spirituale. Corsi a pagamento con l’obiettivo di sviluppare “energie positive” e superare blocchi mentali.
E’ quanto hanno scoperto le Squadre mobili di Firenze e Siena, che hanno posto agli arresti domiciliari un 46enne di Siena. Applicata la misura dell’obbligo di dimora per la compagna (all’epoca dei fatti), una donna di 50 anni, originaria del Veneto. L’ordinanza di custodia cautelare e’ stata emessa dal gip del Tribunale di Firenze su richiesta del sostituto procuratore Angela Pietroiusti della procura del capoluogo toscano diretta dal procuratore Giuseppe Creazzo.
I corsi
Secondo l’ipotesi investigativa riferita dalle agenzie di stampa, i due, in concorso tra loro, con violenza, inganno ed approfittandosi della situazione di vulnerabilita’ delle vittime, avrebbero ridotto e mantenuto in uno stato di soggezione svariate persone che erano entrate a far parte di un’associazione nella zona di Montepulciano (gestita e diretta dal 46enne in collaborazione con la donna) per superare, attraverso le loro teorie energetiche, problemi derivanti da pregresse esperienze negative avute in ambito familiare, sentimentale e, piu’ in generale, nei rapporti relazionali che limitavano la loro autonoma capacita’ di autodeterminazione.
Tali teorie avrebbero avuto lo scopo di far falsamente credere agli adepti che per conseguire il benessere psicofisico e attrarre energia positiva, gli stessi avrebbero dovuto, dietro pagamento, acquistare gadget, amuleti, dischi, pietre (con un costo variabile fino a 800 euro) e frequentare, sempre a pagamento, i vari corsi di formazione e incontri di gruppo. Questi incontri avrebbero consentito ai partecipanti di raggiungere attraverso la purificazione dell’anima, l’equilibrio interiore: ognuno raccontava la propria storia e le proprie problematiche confrontandosi con gli altri.
Le indagini
Le indagini sulla setta scoperta in Toscana e sulla coppia che l’aveva fondata, sono partite dalla segnalazione di una madre preoccupata per il comportamento del figlio, totalmente assoggettato all’associazione. Secondo quanto appreso dagli inquirenti quest’ultimo si era infatti allontanato dalla famiglia e aveva mutato il suo comportamento assumendo atteggiamenti sempre piu’ aggressivi.
Per seguire le discipline energetiche pubblicizzate dall’indagato il giovane, studente universitario, avrebbe partecipato a vari corsi, anche all’estero, e consegnato al 46enne tutti i suoi risparmi per un ammontare di circa 8 mila euro.
(Screenshot da Eyes wide shut)
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