La Cgil partecipa domani in tutto il Veneto alle iniziative promosse da Libera, Gruppo Abele, Arci e Anpi per una buona politica dell’ accoglienza, indossando ed invitando i lavoratori ad indossare una maglietta rossa e lo slogan è: #magliettarossa
“Indosseremo, come ci ha invitato a fare Don Luigi Ciotti, una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità” dice Christian Ferrari, Segretario generale della Cgil regionale.
“Lo faremo – spiega – in tante piazze del Veneto, come nel resto d’Italia, insieme a Cisl e Uil, aderendo all’appello di Libera, Gruppo Abele, Arci e Anpi.
Se qualcuno nutrisse dubbi sulla necessità, sull’urgenza di questa iniziativa, dovrebbe essere sufficiente l’iniziativa di ieri del Ministro degli Interni per dissiparli. Una stretta alla concessione della protezione umanitaria delle persone più fragili, arrivate in Italia fuggendo da situazioni terribili: cosa ci può essere di più sbagliato, di più contraddittorio con i valori fondanti di una società democratica?
Ma questo è solo l’ultimo passo – dopo la chiusura dei porti, la criminalizzazione di chi presta soccorso in mare, l’indifferenza verso le centinaia di persone che annegano in questi giorni nel Mediterraneo – lungo una china che diventa sempre più ripida.
Una maglietta rossa, dunque, come quelle che le mamme fanno indossare ai bambini per renderli più visibili ai soccorritori in caso di pericolo. Solo un segno, un gesto simbolico, cui dovranno seguire azioni concrete per rendere fattiva la nostra vicinanza a chi bussa alle porte dell’Europa per chiedere accoglienza, per trovare speranza.
Un gesto comunque prezioso per far sentire una voce diversa rispetto a chi scommette sulla paura, sulla chiusura, sul ripiegamento egoistico dei popoli del Vecchio continente”.
(fonte: ufficio stampa Cgil del Veneto)