Caltrano (Vicenza), 9 agosto 2020 – A 76 anni dall’atterraggio (col paracadute) di una pattuglia dei servizi inglesi, italiani e alleati a Bocchetta Paù sul limitare dell’Altopiano di Asiago in territorio del Comune di Caltrano, oggi è stata ricordata la figura del maggiore John P. Wilkinson, uno 007 agli ordini diretti del primo ministro Winston Churchill, chiamato in codice comandante “Freccia”. Il suo ruolo era quello di organizzare le forze partigiane, raccogliere informazioni (e trasmetterle al comando alleato) e creare danni ai nazisti per avvantaggiare la riconquista e la librazione della Penisola da parte degli Alleati.

Oggi alla cerimonia erano presenti le autorità civili e le associazioni ANPI e AVL e ANCR locali e del Vicentino.
E’ stato letto un messaggio proveniente dall’Inghilterra firmato Giles Summerhays, uno dei figli della sorella di Wilkinson: il comandante Freccia perse la vita nel 1945 in un’azione militare a Tonezza. E qui a Bocchetta Paù è stata posta nel 2012 una lapide per ricordarlo.
Questo il documento che abbiamo raccolto in esclusiva che è stato letto durante la cerimonia.
Scrive Giles Summerheys:
“Agli organizzatori della commemorazione a Bocchetta Paù di Caltrano, 9 agosto 2020

Scrivo questo a nome della nostra famiglia. Dall’ottobre scorso, adesso sembra molto tempo fa, quando eravamo in Italia a camminare “sulle orme di Freccia” sono accaduti fatti terribili e tante vite sono state perse a causa del Coronavirus. Siete stati tutti nei nostri pensieri, negli ultimi mesi, in quanto sappiamo come l vostra regione sia stata così duramente colpita dal virus. Anche l’Inghilterra è stata colpita duramente, ma è stato più facile per noi, perché abbiamo fatto tesoro dell’esperienza italiana che ci ha anticipato.
Pensiamo a tutti coloro che hanno perso la vita in questo momento terribile. La nostra famiglia è stata fortunata e fino ad ora siamo stati risparmiati.
Quest’anno è molto speciale, perché è il 75° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, e siamo molto tristi di non essere presenti per questa commemorazione, ma pensavamo che non sarebbe stato ragionevole viaggiare in questo momento. In Inghilterra infatti vi sono ancora numerosi casi di Coronavirus.
Vi ringraziamo tutti per essere qui oggi per ricordare nostro zio e l’arrivo della Missione (missione alleata Ruina Fluvius, ndr), e penseremo a tutti voi, e speriamo che starete tutti bene.
Un abbraccio
Giles”
Un documento semplice ma toccante che mostra i profondi legami che esistono oggi tra persone che appartengono a diversi popoli europei.
Ettore Dal Santo ha ricordato l’amico Ermanno Zennari che con lui fu saldo promotore della volontà di commemorare la figura di Freccia morto 76 anni fa sui nostri monti per la pace, la libertà e la democrazia di un paese che successivamente avrebbe fatto parte dell’Europa unita.
La professoressa Alba Lazzaretto, vicepresidente dell’Istrevi (istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Vicenza) ha sottolineato come negli episodi legati alla Missioni Alleata Ruina Fluvius vi sia la sintesi della Resistenza europea al nazifascismo.
“Non è assolutamente vero che la Resistenza fosse stata inutile – ha affermato -; proprio la presenza di agenti britannici qui sui nostri monti con i nostri partigiani sottolinea come le stesse forze alleate considerassero l’importanza di questa vera e propria attività bellica: gli Alleati contavano sui Partigiani!”
E ha ulteriormente sottolineato: “Se la Resistenza fosse stata inutile, l’Italia sarebbe stata diversa”.
La prof. Alba Lazzaretto ha spiegato come le forze che hanno sostenuto proprio reazione al nazifascismo abbiano saputo dare forma molto presto ad una democrazia pluralista e ad una Costituzione democratica ancora tra le più avanzate al mondo.

Prossimo appuntamento per l’ANPI, l’AVL e l’ANCR del Vicentino a Malga Zonta a Folgaria dove il 15 agosto 2020 si ricorderà il triste eccidio di 76 anni fa.
PER SAPERNE DI PIU’
QUI l’orazione ufficiale del 2015 del professor Offelli
QUI l’orazione ufficiale del 2018 del prof. Paolo Pozzato