15 aprile 2019 – “Il mio impegno per il Veneto inizia da qui, con Achille Variati. Con la sua storia, la sua esperienza e la sua concretezza porterà davvero gli interessi di questo territorio in Europa”. Così il segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti è intervenuto questa mattina a Padova al fianco del capolista veneto alle europee Achille Variati.
“Il Veneto è un modello produttivo d’eccellenza che sta pagando il prezzo di un governo che sta fermando l’Italia, che non ha un piano di sviluppo e che è diviso su tutto – ha sottolineato Zingaretti -. Per dare forza ai territori ci vuole un’Europa più competitiva, più forte, più democratica. Il contrario di quello che vogliono i sovranisti che picchettano ogni giorno per rendere l’Europa più debole e noi più isolati. Per dare forza ai territori serve portare in Europa chi può rappresentarne gli interessi, le domande, l’identità. Con la sua esperienza di amministratore e il suo radicamento alla sua terra, Achille Variati può aiutare il Veneto a contare di più anche in Europa”.
“Serve più Europa. Per affrontare grandi problemi globali e continentali, come la sfida ambientale e la gestione dell’immigrazione; per costruire più opportunità per i giovani e per le imprese, che si traducano in lavoro, crescita, correzione delle diseguaglianze – ha aggiunto Achille Variati -. Il Veneto ha un grandissimo bisogno di una logica comunitaria, di maggiore e non minore apertura e condivisione, come invece vorrebbero i sovranisti. Pensiamo all’ambiente: la nostra è tra le regioni più inquinate d’Europa, mostra fragilità e registra danni che devono essere affrontati su scala vasta. Pensiamo ai veleni sottoterra, alla fragilità della montagna, alle pm10 e al rapporto tra cementificazione e dissesto idrogeologico, simboleggiato dall’alluvione del 2010 che ha avuto il suo drammatico centro proprio nella mia città, quando ne ero sindaco”.
“Il Veneto in Europa conta poco – ha concluso Variati -. Non esprime leadership. Non rappresenta bene gli interessi di questa terra. Non partecipa alla costruzione delle politiche europee. Io mi sono occupato di territorio per tutta la vita. Ho fatto politica solo ed esclusivamente per i territori. Sindaco tre volte del capoluogo vicentino, consigliere regionale e leader dell’opposizione a Galan, presidente della Provincia, presidente delle Province d’Italia. Voglio portare i territori in Europa, anche per aiutare a ricostruire dal basso quella dimensione di speranza e di sogno che è connaturata al grande esperimento dell’Unione. Voglio farlo con la concretezza dell’amministratore e la concretezza dei veneti, abituati a rimboccarsi le maniche e risolvere problemi”.